sabato 27 dicembre 2008

Domenico Protino il 30 dicembre 2008 al Fondo Verri di Lecce

VIII Edizione de Le mani e l'ascolto
a cura di Mauro Marino e Piero Rapanà

Fondo Verri, via S. Maria del Paradiso 8, Lecce

Show case di

Domenico Protino

30 dicembre 2008 ore 21,30




Domenico Protino si appassiona alla musica all'età di cinque anni per poi scoprire il suo amore per la chitarra, la musica cantautoriale italiana e il pop internazionale.
A partire dal 2000 si esibisce con diverse cover band e partecipa, in qualità di cantautore, a concorsi canori nazionali che gli permettono di prendere confidenza con dei palcoscenici sempre più importanti,. Domenico viene premiato insieme a grandi esponenti del panorama musicale italiano quali Laura Pausini, Nek, Francesco Baccini, Fabio Concato, Antonella Ruggiero, Avion Travel e tanti altri.Questo premio gli apre le porte a importanti Festival come il Premio Mia Martini, il Solarolo Song Festival, il M.E.I., Sanremoff e Premio Bindi.Sempre nel luglio 2007, Domenico si aggiudica il Premio Salentino con il brano "La nuova aurora", scritto per una produzione televisiva che in seguito andrà in onda su emittenti RAI.Nel 2008 viene selezionato per rappresentare l´Italia al Festival Internazionale della Canzone di Viña del Mar del Cile (il più importante festival dell´intera America Latina); vince con il brano "La guerra dei trent'anni" aggiudicandosi due "gaviotas de plata" ovvero i premi come migliore autore e migliore interprete.


Per info

fondoverri@tiscali.it

Tel 0832.304522

mercoledì 24 dicembre 2008

La mani e l'ascolto 2008 al Fondo Verri

Associazione Culturale Fondo Verri - Presidio del libro
presenta

Le Mani e l’Ascolto, 26 dicembre 2008 – 6 gennaio 2009

Presentazione de “Le mani e l'ascolto” e le prime due serate

Si apre, venerdì 26 dicembre, con Livio Minafra ed Erica Mou, l'ottava edizione de Le mani e l'Ascolto, rassegna di suoni e di parole del Fondo Verri di Lecce, un appuntamento che si rinnova in occasione delle festività per il capodanno.
Libri, esperienze autoriali, ricerche sonore e visuali in una maratona di ascolti che avrà luogo e pubblico dal 26 dicembre al 6 gennaio sfruttando l'acustica della sala a botte che ospita dal 1999 il Fondo Verri, in via Santa Maria del Paradiso a Lecce.
Il costante contatto con la scena creativa (musicale e letteraria) è una delle prerogative della storica associazione culturale leccese. “Le mani e l’ascolto” rinnovano il desiderio di costruire avventure sonore proponendo repertori che hanno il pianoforte come elemento di guida e di raccordo delle performance, pretesto di incontri, scambi, creazioni, in una tensione di ricerca che attraversa i generi, i modi d’espressione, l’arte con le sue con-fusioni esistenziali e con il rigore che interviene a fare stile, segno, lingua. I musicisti invitati quest'anno provengono da esperienze diverse: formazione classica, studi di conservatorio, rock – band, jazzisti, blues man, cercatori di suoni, cantautori.
Il programma si apre venerdì, 26 dicembre, alle 20.00, con il pianista Livio Minafra che presenta “La fiamma e il cristallo” performance in solo al pianoforte che è anche un compact disc pubblicato dalla notissima etichetta tedesca Enja. Sedersi al pianoforte e inventare, pensare, ricordare e perché no, nel mentre, anche giocare con gli oggetti e fischiare, cantare insieme agli 88 tasti. Una musica sfuggente e misteriosa Per sfuggente e misteriosa che sia, la musica del giovine pianista e compositore Livio Minafra potrebbe, in fondo, essere così definita: un'idea, o meglio, un concetto che ti balza subito in testa specie se lo ascolti meditando.
Segue alle 21.30, la cantautrice Erica Mou con “Bacio ancora le ferite”, disco d'esordio prodotto da Marco Valente creatore della casa di produzioni musicali “Auand” che è prendi, afferra, in dialetto barese. Raffinata come Irene Grandi, innovativa grazie alla tecnologia che le ha consentito di “campionare” i suoni appena prodotti sul palco e a cantarci sopra, tradizionalista come è solo chi riesce ad incantare il pubblico grazie ad un bicchiere di vetro vuoto fatto vibrare con la percussione di una bacchetta per tamburo.
Sabato, 27 dicembre, alle 20.00, la tastiera è affidata a Massimo Carrieri con “Seven” performance per piano solo. Massimo Carrieri è nato a Martina Franca, ha trentatre anni e qualcosa da dire e da dare con la musica. Le sue sono composizioni corpose, di quelle che lasciano trasparire il lavoro che esiste alla base, nelle fondamenta. Autore giovane, ma sufficientemente navigato, sgambettato dalla scarsa visibilità: sin qui. Perché assorbito da studi lunghi (di arrangiamento e orchestrazione, con Luís Bacalov), in Italia e anche all'estero (al Berkler College of Music di Boston, per esempio). Perché il ritorno alle origini (la Puglia, appunto) è un avvenimento ancora abbastanza giovane.
Segue la presentazione del libro giallo a cura di Alessandra Bianco e Teo Pepe di “Apri gli occhi” del giornalista Pino Ricco. Lo sappiamo, la frase "Apri gli occhi!" - a Bari può essere un semplice saluto, un incoraggiamento, un augurio, una battuta o anche una pesante minaccia e questo diventa per il protagonista del racconto, una vera e propria persecuzione! Cose che capitano alle nostre latitudini!
L'ottava edizione de Le mani e l'ascolto è realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Lecce, il Paese Nuovo e la società cooperativa “Nuova generazione” di Martano.

Il calendario degli altri appuntamenti

Domenica, 28 dicembre
ore 20.00, Irene Scardia con “I giorni del vento”, testi di Annamaria Amabile.
con la partecipazione di 'Vuaolè vocal quintet' e di Federica Siciliano
Poesia: Massimiliano Manieri presentazione del singolo "Delirio di Collirio"

Lunedì, 29 dicembre
ore 20.00, Mauro Tre pianoforte
ore 21.30, Ivan Davoli - Gian Luca De Rubertis in “Appunti per un ernia al disco”

Martedì, 30 dicembre
ore 20.00, Anna Maria Sabino Pasquale e Paolo Loperto concerto clavicembalistico
“Quattro mani e un clavicembalo”
ore 21.30, Domenico Protino con “La guerra dei trent’anni”

Venerdì, 2 gennaio
ore 20.00, recital-Lirico con Fernando Greco baritono, Adriana Martello soprano
Michele D’Elia pianoforte con “Arie e duetti da Donizzetti, Mozart, Rossini”
Libro: Vito Antonio Conte, “Frammenti di un interno” (romanzo anomalo), Luca Pensa

Sabato, 3 gennaio
ore 20.00, Claudio Prima organetto e voce, Emanuele Coluccia piano, Matteo Bortone contrabbasso, Maria Pia Romano poesie da "La settima stella"

Domenica, 4 gennaio
ore 20.00, Donatello Pisanello composizioni originali per liuto cantabile
Libro: Daniela Liviello “E madonne sorridenti”, Manni
ore 21.30, Irene Bello “Eneri” pianoforte e voce

Lunedì, 5 gennaio
ore 20.00, Paolo Loparco pianoforte, Maria Maringelli chitarra
Musiche da F. Liszt, F. Schubert, N. Jommelli, L. A. Koželuh, J. K. Vaňhal, A. Vivaldi
ore21.30, Raffaele Vasquez, pianosolo, Giusto il tempo di un cioccolatino

Martedì, 6 gennaio
ore 20.00, Concerto per Gabriela
Triace di Emanuela Gabrieli, Alessia Tondo, Carla Petrachi, Giorgia Santoro, Vito De Lorenzi, Adolfo La Volpe, Valerio Daniele
Ospiti: Luigi Bubbico e Stefano Cristante
Un concerto di raccolta fondi per aiutare Gabriela.
Gabriela è una bimba nata con dei problemi cerebrali a causa della mancanza di ossigeno al cervello. Per migliorare le sue condizioni di vita, ha bisogno di cure costose presso una clinica americana. I genitori stanno smuovendo il mondo per aiutare la loro piccola Gabriela e anche noi vorremmo contribuire a dare il nostro aiuto.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.aiutiamogabriela.it

Per info.fondoverri@tiscali.it 0832.304522

lunedì 22 dicembre 2008

Almadressa e Livio Romano

Maria Beatrice Protino
Alias Almadressa

Presenta

“Transizioni: passaggi di sistema”
27 Dicembre – 31 Dicembre 2008, Oria (Br)
Palazzo Martini, p.zza Domenico Albanese


Special Guest :
Livio Romano, scrittore Marsilio ed Einaudi



“Transizioni: passaggi di sistema”
La trasformazione, il passaggio tra diversi linguaggi per un unico scopo: arrivare attraverso le immagini ad un’analisi del sociale che muta la cognizione dell’uomo in una realtà sempre più caotica e sempre meno comprensibile. Le immagini proposte in questa mostra di grafica artistica intendono essere non solo un semplice momento di manifestazione culturale fine a se stessa, ma vogliono rappresentare un momento di profonda riflessione su quanto circonda e agisce il nostro quotidiano. L’utilizzo della computer grafica aumenta l’impatto iconografico, venendo a porre l’attenzione su come i corpi, gli oggetti, le sensazioni si fanno messaggi continui di analisi e riflessioni sui loro stessi mutamenti.
Vivendo in un’epoca in cui la sociologia delle comunicazioni di massa, della pubblicità e dei media in generale impoveriscono qualsiasi dinamica relazionale, dove, come sostiene Noam Chomsky, ciascuno sta davanti al proprio televisore e poco importa di ciò che accade al vicino di casa, l’iconografia in questa sede presentata vuole farsi sintomo di ‘transizioni’ tra diversi linguaggi, culture, generi: per questo il “trans-gender” delle immagini non è meticciamento e dunque mancanza d’identità, ma tutt’altro: è recupero di una prospettiva “trans-culturale” e “multi-culturale”.
In linea con questa visione, la scelta dell’artista di un linguaggio comunicativo che prende da più parti: dal disegno alla pittura, al collage, all’utilizzo della grafica computerizzata sotto il segno di un’intenzione che travalica il desueto modello artistico del pittore che utilizza il pennello sulla tela per far proprio, invece, un dinamismo visivo e comunicativo che utilizzi più codici interpretativi.

giovedì 18 dicembre 2008

Lo sciopero d'autore di Franz Krauspenhaar

"Questa è la colonna videosonora del mio sciopero dell’autore, ispirato allo sciopero dell’autore di cui si è ampiamente parlato sulle colonne doriche di Nazione Indiana, e poi ripreso dal blog multiautore Ibridamenti.
Nel frattempo, io con il mio blog personale www.markelo.net e altri scrittori, abbiamo tambureggiato. Tra i propugnatori dello sciopero dell’autore, come Vincenzo Ostuni, si è deciso di creare un sito internet www.scioperodellautore.org nel quale vengono immessi i vari contributi alla discussione. La discussione è uscita dai blog entrando dalla porta trionfale del social network Facebook, dove sono stati pubblicati altri interessanti contributi
".


"Ecco, l’autore rischia la propria vita, nel senso della propria dignità, senza la possibilità di parare i colpi. In un mondo letterario e giornalistico assurdo. In un mondo letterario e giornalistico italiano assurdo, che pretende di far vivere la cultura con il volontariato dell’autore. Perché in Italia la cultura è considerata un lusso per pochi eletti. Eletti che, per poter fare bene il proprio lavoro, devono sacrificare molte cose, e vivere a volte con grosse difficoltà economiche".

"In un mondo letterario nel quale i bookjockeys (felice neologismo creato anni fa da Tiziano Scarpa) dettano le regole, nel quale i D’Orrico, sprezzantemente, promuovono la letteratura che fa loro comodo, come se un lettore diventasse critico, come se i lettori dei siti come Anobii potessero fare critica e spiegare cosa è un libro agli altri lettori… In questa carneficina della giustizia e del buonsenso, tra le stanze puzzolenti della “pescheria-letteratura”, cioè sui banconi del “pesce-libro” che viene sostituito a breve, perché puzza presto, sostituito da altro pesce-libro destinato anch’esso a marcire in fretta, l’autore è spesso il pescatore di pesci di razza che non vengono nemmeno acquistati per un assaggio".



Questi sono tre estratti dall'intervento di Franz Krauspenhaar su Nazione Indiana.
Questo è il link,
http://www.nazioneindiana.com/2008/12/18/siamo-i-fangio-della-cultura-che-non-paga/
leggete, e fate girare ... non è un imperativo categorico, ma è segno di responsabilità e onestà intellettuale aderirvi

Stefano Donno

lunedì 15 dicembre 2008

Due appuntamenti con l'ultimo libro di Edita dal titolo "Con te"

Edita presenta il libro "Con te" :
martedì 16 dicembre 2008
presso la libreria Icaro Libri e Caffè, via liborio romano, Lecce, ore 20:30
sabato 20 dicembre 2008
presso la libreria e Book, piazza d'italia, Lecce, ore 19:30.

Accorrete numerosi e acquistate una copia per aiutare i bambini maltrattati accolti presso l'associazione Aurora.
Se dovete fare un regalo acquistate una copia di "Con te"... consegnerete ai vostri amici una lettura che arriva al cuore....

domenica 14 dicembre 2008

Angelo Semeraro, Hypomnémata, Besa, Nardò 2008, pp. 224

Angelo Semeraro pubblica con i tipi di Besa “Hypomnémata”, un libro completo, vasto, di ampio respiro e soprattutto gradevole sia per i palati meno smaliziati rispetto a determinate questioni e approfondimenti sociologici, psicologici, pedagogici e filosofici o di storia del pensiero e delle idee, sia per quelli che masticano complessità tematiche dalla mattina alla sera. Il primo e ahimè per me, unico riferimento leggendo questo lavoro è stato il lavoro della maturità ( e in questo caso l’autore di esperienza sul suo tracciato biografico e speculativo ne ha veramente tanta) di Voltaire, ovvero il "Dizionario filosofico” che all’epoca dei fatti riprendeva lo spirito antisistematico e divulgativo dell'Encyclopédie affrontando con stile polemico e aneddotico i capisaldi del pensiero illuminista. In parole povere una critica alle religioni rivelate, l'insolubilità del problema del male, la ridicolizzazione di ogni dogmatismo, la dissociazione della morale dalla fede, l'elevazione della ragione a unico strumento di indagine e comprensione, l'elogio della tolleranza, dello stato laico e della libertà. Un’opera che fondalmente ha rivelato con che spirito sottile e ampiezza di visione critica Voltaire aveva ripercorso i grandi temi del suo orizzonte culturale consegnandoci una sintesi che riluce, allora come oggi, per il suo provocatorio gusto della verità. E il sentiero percorso da Angelo Semeraro in questa sua ultima fatica vuole, come novello Voltaire, prendere in esame, e lettera per lettera, le diverse sfaccettature di come lo spirito del tempo (o meglio sarebbe un sano wolkgeist?!) si trovi a combattere per far emergere la verità veramente in una tetra notte dove tutte le vacche sono nere. Per meglio intenderci, in una discesa agli inferi verso il centro dell’ipercomplessità della nostra epoca (di turbocapitalismo direbbero i Wu Ming) dove i contorni scompaiono, Dio è morto e al suo posto ci si affanna tentando di resuscitarlo cercando paranoicamente il Bosone, ecco che occorre fare ordine e capire la destinalità della sociologia delle comunicazioni di massa, della filosofia, dell’etica, della letteratura, della pedagogia e chi più ne ha più ne metta. In questo libro sarete soddisfatti dell’acquisto fatto perché ci ritroverete tutto (quasi si procedesse per corollari spinoziani e si va dunque da Adorno sino a Zavattini, passando per identità, immaginario, neoumanesimo etc, etc) e tutti (da Platone ad Heidegger) secondo una modalità di procedere in maniera puntuale e rigorosa. Il sottotitolo dell’opera è lessico di comunicazione sensibile e dentro sono raccolte i monologhi/dialoghi dell’autore sviluppati lungo la circonferenza della sua memoria. Un colloquio umano con il lettore compassionevole certo, terapeutico nel non appesantire mai oltre il dovuto problemi di grande portata. Le “voci” raccolte ruotano attorno a concetti-chiave della nostra vita, che migrano dalle forme dell’umanesimo classico alle nuove forme dell’umanesimo classico alle nuove forme(e ai nuovi doveri) dell’umanesimo di frontiera. Un libro insomma da gustare sino in fondo

ANGELO SEMERARO insegna nel corso di Scienze della comunicazione dell’Università del Salento. Tra i suoi lavori più recenti: Omero a Baghdad, Roma 2005 (premio internazionale “lo stile d’oro” di Pedagogia 2006); Del sensibile e dell’immaginale, Lecce 2006; Pedagogia e comunicazione. Paradigmi e intersezioni, Roma 2007. Dirige dal 2000 il “Quaderno di Comunicazione” (www.quadernodicomunicazione.com)

questo mio articolo è uscito ieri su Paese Nuovo nella pagina cultura curata da Mauro Marino

venerdì 12 dicembre 2008

Una nuova poetessa dal Brasile: Jaqueline Nascimento


EU INABITADA

A minha lucidez é assustadora
Reviro meus pertences
outrora enterrados com minha alma
encontro as tais palavras,
aquelas nas quais um dia me perdi

Prefiro estar vazia
o desconhecido não provoca tanto medo
encontrar-me seria insuportável
Por ora aceito andar nas trevas,
a luz queimaria os meus olhos
Os signos, vocábulos ou qualquer coisa pronunciável
ainda me causam inexplicável prazer
E estes rabiscos livram-me das correntes
Desejo ser um mistério
que nem mesmo a pena possa explicar.


NO TEU MAR
Afoga-me neste mar cheio de provas
fazendo com que eu sufoque minha alma
e em delírio me perca nas direções

Prende-me às ondas de intempérie insana
matando-me para poderes viver
e confundir o rumo das tempestades

Naufraga as minhas ilusões incômodas
com teu barco repleto daquilo que
um dia chamou-se saudade

Amordaça as minhas palavras em ímpeto
para mais tarde dá-las aos peixes
e deliciar-se com o mal estar

Atormenta-me com teus olhos falantes
fatigando a correnteza de minhas entranhas
perturbando-me com tua maresia

Não há de me enlouquecer
porque já não sei mais quem sou
e não se enlouquece o que não se define

Ainda que me falte o ar
e que se imobilizem os desejos
Eu hei de lutar contra o tormento

O teu oceano de incalculável extensão
dá vazão aos meus pensamentos
que oscilantes encontram um farol

Toca-me a pele fria e morta
com a eloqüência do teu silêncio
nas variadas definições do amor

Entrego-me, elevo-me, desfaleço
deixando afundar o meu corpo
morto pela tua indiferença

Afoga-me em teus sonhos miraculosos
imploram os meus membros a se debater
mata-me agora, eu quero viver.


Jaqueline Nascimento è nata a Timbó, Santa Catarina, nel sud del Brasile. Si appassiona per la letteratura all’età di 12 anni leggendo qualche romanzo della letteratura brasiliana.
È laureata in Lettere per la “Pontifícia Universidade Católica do Paraná” (PUCPR), dove ha studiato oltre la língua portoghese, l’inglese. Nella sua laurea ha vinto il Premio Marcelino Champagnat, merito accademico per il suo studio durante il corso. Nel 2007 ha ottenuto menzione d’onore nel “18º Concurso de Contos Paulo Leminski”, realizzato per L’Università Estadual do Oeste do Paraná (UNIOESTE), con il racconto “A mulher do Peixeiro”. Attualmente partecipa dell’Oficina di Letteratura a Curitiba con lo studio della teoria. Studia anche l’italiano nel Centro di Cultura Italiana. Scrive poesie e racconti. Tra gli scrittori che le hanno influenzato, sono Clarice Lispector, Machado de Assis, Dostojevski e Florbela Espanca.

mercoledì 10 dicembre 2008

Paolo Vincenti con il suo Danze Moderne (I Tempi cambiano) - Agave edizioni - a Sannicola

Il nuovo libro di Paolo Vincenti, Danze moderne (I tempi cambiano) ( Agave Edizoni 2008 ), verrà presentato sabato 13 dicembre, presso il Centro Culturale di Via Oberdan, a Sannicola, nell’ambito della manifestazione nazionale “Ottobre piovono libri”. Questo libro si caratterizza come una sorta di parte 2 de L’orologio a cucù, pubblicato da Vincenti circa un anno fa. A giudicare dai sottotitoli dei due libri in questione, sembra proprio che l’autore stia compiendo un cammino umano ed artistico, con quella evoluzione-involuzione che ogni mutamento porta con sé. Infatti, se quelli de L’orologio a cucù erano good times, “bei tempi”, con Danze moderne, invece, i tempi cambiano, come il titolo di una famosa folk song di Bob Dylan, “times they are a’ changing”, posta in apertura del libro, ci ricorda. Anche Danze moderne si può considerare una specie di blob cartaceo, dove alle citazioni dai cantautori italiani più amati dall’autore, si uniscono i testi, alcuni in prosa e altri in versi, in una magma verbo-visivo apparentemente informe. Un filo conduttore però c’è, e viene individuato da Antonio Errico che firma la Prefazione: “Il tempo di Narciso” ( mentre a Maurizio Nocera sono affidate le conclusioni, nella sua Postfazione : “Danze di parole”). Il libro verrà distribuito gratuitamente a tutti i partecipanti alla serata, che si potrebbe definire come una performance totale, che comprenderà parole, musica, intrattenimento e recitazione. Infatti, mentre a relazionare sul libro, alla presenza dell’autore, saranno Stefano Donno e Carmen De Stasio, gli Amistade (ai quali si unirà lo stesso Vincenti) offriranno della raffinata musica dal vivo , mentre l’attore Antonio Calò leggerà dei brani tratti dal libro. E’ previsto un intervento dell’Assessore alla Cultura del Comune di Sannicola, Danilo Scorrano.

Coordinerà i lavori Elisa Rizzo.

martedì 9 dicembre 2008

Maurizio Nocera, Il labirinto metrico e altri scritti, Edizioni Rovello, Milano, 2008, pp.162 (esemplari in n. di 275)

Maurizio Nocera, come sempre tenta di stupire sia per la singolarità delle sue proposte editoriali, sia per i contenuti delle opere che sovente in prima persone redige e cura. Come in questo caso il suo ultimo lavoro, per le edizioni Rovello di Milano in ben 275 copie numerate, Il Labirinto Metrico e altri scritti di Bibliofilia con una splendida prefazione di Oliviero Diliberto. Maurizio Nocera è persona degna di considerazione non solo per la mole gigantesca di libri prodotti e curati, ma anche per una lunghissima carriera di operatore culturale portata avanti con dedizione da tempo. Il libro in oggetto parla di un Sud, del Mezzogiorno d’Italia, del Salento, il nostro orizzonte in parole povere, quello dei labirinti letterari nei quali si sono perse le parole magiche di Comi, Bodini, Pagano, Toma, Verri, Ruggeri, delle librerie di testi antichi non solo musei della storia dell’editoria con la loro collezione di tomi impolverati e consunti, ma centri di studio del prodotto editoriale, amore infinito per questo oggetto, dedizione ancestrale al particolare e alla sua fenomenologia. Penso a Il Manuale Tipografico di Alberto Tallone. Un opera quella di Nocera, generosissima sia nella trattazione delle vicende narrate, in cui si incontreranno personaggi del calibro, di Neruda e Zigaina, Tallone ed Eco, Rafael Alberti e Moravia, sia nei multiversi che appariranno al lettore come tangibili, praticabili, assumibili come parte di una Storia, che è la stessa che accomuna quanti tra le pagine dei libri amano sognare e riscoprire nuove narrazioni. Un esempio all’interno del volume è il Il "Labirinto metrico di O. P. Macrì" che si riferisce all’artificio letterario del Nostro, che si serve dell'arte combinatoria per costruire un testo che deve dar vita ad una figura. Un divertissement, creato dalla fervida fantasia di un giovane ventunenne, che lo compose al termine dei suoi studi liceali in onore del suo precettore, il sacerdote Paolino Piccinno, prima di fare ingresso anche lui nel seminario di Otranto, dove, divenuto sacerdote, esplicò per un certo periodo l’attività di insegnante, attività che continuò in seguito nel seminario di Gallipoli.

foto di Toni Pecoraro

giovedì 4 dicembre 2008

Musamelica - Nova

I neri e i rossi di Mirco Dondi a Bologna

ISTITUTO STORICO REGIONALE FERRUCCIO PARRI
ISREBO – (Istituto
della Resistenza e dell’età contemporanea – Bologna)

Presentano

l’11 dicembre 2008 a BOLOGNA VIA S. ISAIA, 18, ore 21

il libro





I NERI E I ROSSI
TERRORISMO, VIOLENZA E INFORMAZIONE
NEGLI ANNI SETTANTA
a cura di Mirco Dondi
© Edizioni Controluce




PARTECIPANO:
LUCA ALESSANDRINI
(direttore Istituto storico regionale Ferruccio Parri)
FULVIO CAMMARANO
(docente di Storia Contemporanea, Università di Bologna)
GIUSEPPE GIAMPAOLO
(presidente Istituto storico regionale Ferruccio Parri e avvocato difensore delle parti civili nei processi per le stragi del treno Italicus e della Stazione di Bologna)
MIRCO DONDI
(curatore del volume, docente di Storia Contemporanea, Università di Bologna)
ALDO GIANNULI
(un autore, consulente delle Commissioni parlamentari stragi e Mitrokhin, docente di Storia contemporanea, Università di Milano)

Saranno presenti in sala anche altri autori:
Marilù Oliva, Luca Pastore, Marika Tolomelli

mercoledì 3 dicembre 2008

Luisa Ruggio a Più Libri Più Liberi presenta La nuca


Sabato 6 dicembre 2008
Roma - "Piu' Libri piu' Liberi"


Luisa Ruggio

Presenta

La Nuca (Edizioni Controluce)

Palazzo dei Congressi Eur

Start h.20

Sala Ametista


Intervento di Annamaria Ferramosca


Medioevo. Terra di Hydrunte. Una bellissima adolescente, sospettata di stregoneria perché innamorata delle parole, si traveste da uomo per diventare l'allievo di uno Scriptorium particolare.
Un luogo pieno di libri e inchiostri dove i maestri sono due fratelli. Un alchimista eremita e un arabo che colleziona nuche femminili, alla continua ricerca di quella perfetta per la stesura di un codice fatto di puro erotismo.
Insieme scopriranno la mistica della sensualità. E la forma più spirituale dell'amore.
Dopo le calde atmosfere di Afra, Luisa Ruggio torna a incantare i lettori con una favola gotica sul potere del desiderio. Una storia che è anche un commovente omaggio alla Scrittura, un tributo alla potenza incantatoria della Parola, sull'osmosi tra Filosofia occidentale e Favola orientale e un falso storico sulla vita immaginaria dell'alchimista di Soleto Matteo Tafuri.
Con una prosa poetica che batte un ritmo profondo, La nuca è l'analisi in forma di racconto dell'alchimia segreta che anima tutte le relazioni umane: la fascinazione, qualunque essa sia.
Un magnetismo ingovernabile che da secoli feconda la letteratura.

Luisa Ruggio, giornalista e scrittrice, vive e lavora a Lecce.
Ha scritto saggi sul cinema e la psicanalisi. Il suo romanzo d'esordio, Afra (Besa, 2006), ha vinto tre premi letterari.
È autrice del blog dedicato alla scrittura "Dentro Luisa" (www.luisaruggio.blogs.it). La nuca è il suo secondo romanzo.

I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno

I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà

Cerca nel blog

Rogue Sun. Cavaliere del sole (Vol. 3) di Ryan Parrott

PUBBLICITA' / ADVERTISING In seguito allo scontro con Hellbent, Dylan ha dovuto fare i conti con una tremenda consapevolezza: dopo l’acq...