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sabato 31 ottobre 2009

L'ultimo valzer dei tiranni di Ramtha (Macro edizioni)

L'Ultimo Valzer dei Tiranni - La Profezia Rivisitata raccoglie gli insegnamenti e le predizioni che Ramtha fece più di vent’anni fa sui drastici cambiamenti in arrivo, dallo sconvolgimento naturale allo scompiglio economico e politico. La NUOVA EDIZIONE di L'Ultimo Valzer dei Tiranni, è AMPLIATA E AGGIORNATA e contiene RIVELAZIONI sul 2012. Ramtha spiega le forze che si nascondono dietro questi cambiamenti e i molti eventi che nel corso della storia – incluso il nostro prossimo futuro – sono stati attentamente pianificati da pochi. Molte cose predette da Ramtha tre decenni fa trovano oggi chiara conferma in molti titoli di prima pagina dei giornali, eppure c’è dell’altro in arrivo. Sebbene il futuro possa sembrare cupo e sconfortante, Ramtha prevede l’avvento di un destino più grande, con l’aiuto di civiltà avanzate che amano l’umanità: gli albori della supercoscienza – una nuova era – e una razza umana più evoluta. Che cosa vi riserva il futuro? Che cosa si sta affacciando all’orizzonte del nostro pianeta e della nostra civiltà? Come prepararsi al meglio per i cambiamenti? Ramtha ha insegnato sui “giorni che verranno” – i giorni che sono già qui – fin dalla sua prima apparizione alla fine degli anni ‘70. L'Ultimo Valzer dei Tiranni è un libro illuminante, una guida per trovare una via di fuga dalle imminenti catastrofi economiche e ambientali che ci aspettano. Una nuova edizione, ampliata e aggiornata, della precedente profezia di Ramtha.

Dall'introduzione di JZ Knight:

Le profezie sul 2012 sono solo una grande montatura?
«Le prospettive del mondo al momento sono a dir poco fosche, e ancor più fosche se includiamo anche il 2012. Tuttavia, non ci mancano né le risorse di volontà e di ispirazione,né il desiderio di liberarci dalla cupidigia che ci ha condotti sull’orlo del precipizio. Possiamo scegliere se lasciarci guidare nell’abisso oppure se avere una seconda chance per procedere verso un futuro più luminoso».
JZ Knight

Dal mio umile punto di vista credo che il 2012 sia diventato una data di preoccupata incertezza per la maggioranza delle persone di tutto il mondo. La famosa data del 2012 deve la sua triste fama in gran parte alle tradizioni religiose che prevedono una fine apocalittica della civiltà. Riferimenti a una guerra feroce e sanguinosa culminante in una fine catastrofica e terribile per l’umanità sono contenuti nelle dottrine del Cristianesimo, dell’Induismo, del Giudaismo, della New Age spirituale e in altre. Conferme a una tale visione del 2012, oltre che dalle comunità religiose, provengono anche da numerose sette, visto che le caratteristiche fondamentali di queste profezie sono state “viste” da profeti, visionari, sensitivi, medium e sciamani di tutti i generi. Innumerevoli libri di autori come Nostradamus, Edgar Cayce, Graham Hancock, Zecharia Sitchin, Peter Russell, Whitley Strieber, per nominarne solo alcuni, hanno incrementato la crescente paura di una catastrofe a livello mondiale per quella data. Il calendario Maya termina nel 2012, lasciando presupporre che accadrà qualcosa di catastrofico. Il recente libro di Zecharia Sitchin, The End of Days: Armageddon and Prophecies of the Return, parla del ritorno degli Anunnaki e del dodicesimo pianeta, forse in rotta di collisione con la Terra. Il libro dell’Apocalisse nella Bibbia, terrificante visione della punizione dei peccatori, racconta come sarà la “fine dei tempi” e del ritorno di Gesù, in data ancora incerta. Siamo avvertiti che una cometa colpirà la Terra, che la Terra ruoterà sul suo asse, che ci sarà un rovesciamento del campo magnetico della Terra, che la Terra entrerà in un nuovo campo di forza nello spazio, ecc.

È possibile che tutto questo sia solo una montatura per incutere paura? Gli scettici potrebbero completamente respingere tutto questo, e sono pagati per farlo, ma che cosa dicono gli scienziati del mondo e che cosa ci dicono le loro scoperte?

Quando la scienza interviene sul nostro immediato futuro ambientale – e le notizie sono piuttosto nere – noi tendiamo a prestarvi ascolto. La scienza sposta il tema del cambiamento globale dalla profezia ai fatti. Quelle irritanti frange estremiste che creano paura, quei forieri di morte occupano inconsciamente la nostra mente, mentre la luminosa luce scientifica brilla e rivela chiarezza sul fatto che è il nostro stile di vita, sono i nostri trasporti, servizi, fabbriche, rete elettrica, cellulari e tecnologia wireless basati sul petrolio che rilasciano carbonio nell’atmosfera. Sono i residui tossici provenienti dalle nostre fabbriche, dalle concerie, dall’industria tessile, della carta, dai laboratori ad alta tecnologia, che inquinano i fiumi uccidendo e creando mutazioni nei pesci, distruggendo le rive e arrivando alla fine negli oceani. Sono nostre tossine! Non sono acque di scolo di qualche antico Dio, ma le nostre! Questi sono fatti scientifici che riempiono quotidianamente notiziari, talk show, libri, blog di rete, riviste, giornali scientifici e periodici. Il nostro disagio rispetto al futuro è reale. E con una nuova tormentata consapevolezza che ci sia qualcosa di terribilmente sbagliato nel nostro mondo e che corriamo il pericolo di perderlo, ci chiediamo: “Il mondo finirà? Accadrà nel corso della mia vita? Accadrà durante la vita dei miei figli?”. Queste sono domande difficili per la scienza perché essa non è in grado di fissare alcuna data certa, ma può solo indirizzarci verso possibili risultati in una incerta cornice temporale. Nella nostra ricerca di risposte l’incertezza e la paura ci rimandano così a quei forieri di morte. E qual è la loro risposta? Il 2012! Secondo me lo strenuo lavoro di Al Gore nell’illuminare le persone e i governi sul riscaldamento globale, esposto nel suo brillante libro An Inconvenient Truth, spiega chiaramente il devastante impatto che sei miliardi e mezzo di persone hanno avuto sul nostro mondo. In ogni angolo del globo è evidente l’avanzare e l’aggravarsi della distruzione ambientale. Al Gore, che assieme alla Commissione Intergovernativa sul Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite ha vinto il Premio Nobel per la Pace nel 2007, sottolinea che al cuore della crisi sta la relazione tra lo sviluppo tecnologico, la fiducia riposta nell’energia del petrolio e l’esplosione demografica. La scelta politica di ignorarne le conseguenze future ci ha posti in diretta rotta di collisione con gli ecosistemi del pianeta che intrinsecamente sostengono la nostra vita. L’umanità ha causato il riscaldamento globale e, giorno dopo giorno, i danni si stanno avviando a diventare emergenza planetaria. Le calotte polari si stanno sciogliendo a una velocità allarmante. Il livello dei mari si sta alzando. I ghiacciai montani che ci forniscono l’acqua potabile si stanno sciogliendo. Il mantello di neve delle montagne sta scomparendo. Abbiamo ondate di calore record, uragani, tifoni e siccità. Alcuni continenti stanno sprofondando e fiumi e laghi stanno scomparendo. Recentemente, a preoccupare è il movimento delle correnti oceaniche del mondo tutte collegate assieme nel cosiddetto circuito globale chiuso in cui la corrente di acqua calda del Golfo fluisce verso la costa est dell’America e poi si fonde con le correnti profonde di acqua fredda provenienti dalle acque artiche del nord. Gli scienziati descrivono questo circuito come una gigantesca “pompa termosalina” perché è azionata dalla temperatura e dalla salinità dell’acqua. Questa pompa imprime forza al flusso continuo delle correnti oceaniche mondiali. Attualmente gli effetti del riscaldamento globale hanno ridotto il precario equilibrio di questa pompa fino al quarantanove percento della sua capacità.

Che cosa accadrebbe all’Europa se si fermasse completamente? Comparirebbe forse nel corso di una sola notte una lastra di ghiaccio su gran parte del Nord America e sull’Europa? Sarebbe una nuova era glaciale?

Gli scienziati sono preoccupati perché sanno che è già accaduto in passato. La ricercatrice oceanografica Ruth Curry teme che il rapido scioglimento dei ghiacci della Groenlandia che alimentano di acqua dolce e fredda l’adiacente circuito delle correnti oceaniche, sostanzialmente ne travolgano il delicato equilibrio. Il recente rallentamento della velocità delle correnti al quarantanove percento è dovuto allo scioglimento dei ghiacci della Groenlandia. Gli scienziati hanno stabilito che in un remoto passato questo stesso fenomeno ha arrestato il sistema provocando un’era glaciale.

Siamo pronti all’ipotesi che accada di nuovo? Accadrà nel 2012? Dove sta, allora, la montatura rispetto al 2012? Si tratta solo di una convergenza di voci antiche e recenti, di profeti di molte e diverse possibilità di distruzione globale?

L’antico calendario Maya termina il 23 dicembre 2012. Questa data apocalittica è forse la fine del mondo? Tutte quelle voci profetiche convergono su questa data. È solo una montatura? Forse, ma quelle voci si fondono bene con quelle di più di una cinquantina di scienziati che stanno suonando l’allarme del cambiamento climatico. Ignorare il consenso scientifico sulla reale minaccia di fine del mondo che comporta il cambiamento climatico e le sue implicazioni sulla nostra attuale società ci condurrà a una incontestabile fine – la fine della speranza. La montatura è una interpretazione del dubbio. In una nota della Compagnia del Tabacco Brown & Williamson si afferma: “Il dubbio è un nostro prodotto poiché è il miglior strumento che esista nella mente del pubblico in generale per competere coi dati di fatto. È anche lo strumento per stabilire una controversia,” come citato nel libro di Al Gore An Inconvenient Truth.

Possiamo cambiare il nostro immediato futuro? Possiamo evitare il 2012?

Sì, ma dovremo cambiare il modo in cui viviamo, e abbiamo quattro anni per farlo. Anche la politica dei nostri governi deve cambiare. Possiamo scatenare le nostre menti verso nuove geniali tecnologie e soluzioni energetiche innovative che annullino gli effetti del riscaldamanto globale. Il compito è spaventoso, ma deve cominciare da ognuno di noi. Sia che crediamo che il mondo si stia avvicinando alla sua fine oppure no, dovremmo cambiare la nostra vita come se fosse così. Potete trovare nuovi modi innovativi per il consumo energetico nelle vostre case e luoghi di lavoro. Se non potete permettervi una nuova macchina elettrica, andate in bicicletta o a piedi. Imparate a coltivare ciò che mangiate, iniziando con le verdure. Arate i vostri prati e giardini e create orti. Svuotate i vasi di fiori del vostro patio e piantate pomodori, patate, zucche e piante aromatiche e, per esempio, fertilizzatele biologicamente. Ricordate, i fertilizzanti industriali contengono tossine che finiscono nell’ecosistema e nell’acqua potabile. Mangiate meno carne, a meno che non alleviate bestiame voi stessi. Non bevete acqua da bottiglie di plastica con vuoto a perdere, ma bevete da bottiglie di vetro riutilizzabili. Imparate a filtrare l’acqua del vostro rubinetto. Non comprate prodotti imballati in plastica. Non utilizzate sacchetti di plastica per la spesa ma mettetela in una borsa di materiale non nocivo per l’ambiente. Spegnete le luci quando non le utilizzate. Piantate alberi ovunque. Mettete molte piante vive nella vostra casa perché rimuovono l’anidride carbonica dall’aria ed emettono puro ossigeno. Mettete da parte cibo, medicine e vestiti – specialmente vestiti caldi – per due anni. Se vivete vicino all’oceano, ripensate alla vostra vulnerabilità e a quella della vostra famiglia vivendo vicino all’acqua e prendete in considerazione la possibilità di spostarvi in luoghi più elevati. Se potete scavare un pozzo per l’acqua, fatelo e testatene la purezza. Queste sono sagge considerazioni per migliorare la vostra vita e quella della vostra famiglia che Ramtha profeticamente ci ha suggerito più di vent’anni fa, come vedrete in questo libro. Sono cambiamenti necessari che miglioreranno il vostro senso di sicurezza e la vostra preparazione. Questi cambiamenti, in essenza, sono un investimento nella sicurezza futura che vi aiuteranno ad avanzare e a evitare una incombente calamità. Le prospettive del mondo al momento sono a dir poco fosche, e ancor più fosche se includiamo anche il 2012. Tuttavia, non ci mancano né le risorse di volontà e di ispirazione, né il desiderio di liberarci dalla cupidigia che ci ha condotti sull’orlo del precipizio. Possiamo scegliere se lasciarci guidare nell’abisso oppure se avere una seconda chance per procedere verso un futuro più luminoso. Nessun inganno, nessuna montatura, dipende solo da noi.

JZ Knight

"I ghiacciai della Groenlandia si sciolgono più velocemente del previsto"
AFP News, Copenhagen, 24 settembre 2008
"Le riserve alimentari più ridotte degli ultimi 50 o 100 anni: sta emergendo una crisi alimentare globale"
Associazione Nazionale Consorzi Agrari USA, 11 maggio 2007
"Che cosa sarà a minacciare la ricchezza in questo nuovo secolo? Il terrorismo, la guerra di religione o il collasso del sistema finanziario?"
Barton Biggs, Wealth, War, and Wisdom (Ricchezza, Guerra e Saggezza), 2008
"Questo destino – quei cambiamenti di cui ho parlato così tanto tempo fa nel vostro tempo – sta arrivando a piena manifestazione. Andate a vedere. Ciò che vi suona ovvio ora, era poco ovvio allora". Ramtha

La profezia rivisitata
ISBN: 9788862290791

Prezzo € 15,30
invece di € 18,00 (-15%)


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1 commento:

  1. sono senza parole,kryon,ramtha,e molti altri,dietro di loro chi se nasconde,quale sono le interesse,piu potere,di piu richezza.

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