Jacopo Comin, detto il Tintoretto è stato non solo uno dei più grandi esponenti della scuola veneziana ma anche l'ultimo grande pittore del Rinascimento italiano. Il soprannome di "Tintoretto" gli derivò dal mestiere del padre, tintore di stoffe. Il suo vero nome "Comin" si deve alla scoperta di Miguel Falomir, il curatore del museo del Prado di Madrid, che ha reso pubblica la notizia in occasione della retrospettiva di Tintoretto al Prado nel 2007. Figura dalle doti tecnico-pittoriche straordinarie, tanto che per la sua energia dirompente nella pittura gli avevano attribuito il soprannome de "Il Furioso". Una grande scrittrice italiana, Melania Mazzucco, dedica a questo personaggio totale uno studio ossessivo e puntualissimo. Dopo aver pubblicato “La lunga attesa” dedicato alla figlia dell’artista, ecco che viene alla luce la biografia del “Comin” a cui ha lavorato per più di otto anni, vivendo addirittura a Venezia pur di dar voce a circa 2000 voci che come personaggi a tutto tondo animano la storia del Nostro, da aristocratici, pittori, impostori, truffatori, cortigiane, a fruttivendoli e fornai, a testimonianza dell’attenzione della Mazzucco ai tracciati dei margini, e alle loro memorie. “Jacomo Tintoretto & i suoi figli" edito da Rizzoli, è una vera e propria biografia certo, ma non di un semplice personaggio come tanti che attraversano la Storia della cultura: no … è la biografia di un genio e della sua straordinaria famiglia, e della figlia illegittima, Marietta, presenza avvolta da un fitto alone di mistero, e senz’altro la più misteriosa pittrice dal Cinquecento. Questo lavoro è inoltre la narrazione di una svariata collezione di attori principali e innumerevoli comparse e della grande Venezia, raccontata nel brulichìo e nello sbrilluccichìo della sua vita quotidiana proprio nel periodo in cui conobbe lo sfarzo e il piacere ma anche il castigo flagellante della Controriforma, due epidemie di peste e un ineluttabile declino. Non lasciatevi intimorire dalle dimensioni poderose del volume, che presenta comunque notevoli difficoltà anche nel maneggiarlo. Questo bellissimo spaccato tra l’altro sulla vita cinquecentesca a Venezia, nonostante si parli con dati storiografici ben precisi alla mano, deve essere letto come un romanzo ( e qui scendono in campo le doti della Mazzucco lasciatemelo dire) e può piacere senza ombra di dubbio!
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Salve. Vorrei segnalare, se può interessare, che è online l'intervista che Melania Mazzucco ha rilasciato in esclusiva al nostro blog http://leragazze.wordpress.com
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