Cerca nel blog

domenica 30 maggio 2010

Suerte di Giulio Laurenti (Einaudi Stile Libero)



















«Vivevo sulla corsia di sorpasso e non badavo al panorama che mi sfrecciava a fianco. Ero tutt'occhi per i dettagli, avevo smarrito quella visione d'insieme che ti porta in vetta a un'organizzazione. Un tiro e via. Una transazione dopo l'altra e montagne di soldi all'incasso. Se c'erano ostacoli da rimuovere, li facevo rimuovere da qualcuno dei miei uomini, dei miei soldati. La roba attraversava l'Atlantico e imbiancava l'Europa senza che ormai io realmente facessi più che una decina di telefonate e qualche incontro d'affari».

Anni 80. Le vittime di morte violenta per narcotraffico a Cali sono circa tre/quattro mila. Ilan proprio in quest’anni riesce a mettere in piedi un organizzazione per il marketing della coca più grande al mondo: la prima volta come corriere viene usata la nonna di un suo amico, la seconda volta nei telai di uno stock di biciclette. Loro erano solo “niños”, non potevano essere presi sul serio. Invece erano squali, predatori già in tenera età spietati e senza scrupoli. Passo dopo passo Ilan e i suoi “partners” arrivano a fatturare milioni di dollari. La vita di Ilan Fernàndez, è un’esistenza caratterizzata dalla compagnia costante e terribile della “Signora vestita di nulla”; un’esistenza i cui contenuti per un certo periodo sono stati soldi, coca, orge. Poi il sistema detentivo stritolante a Cuatro Caminos in Spagna e San Quintino in USA. Il declino la rinascita, l’ascesa di Fernandez. Tutto questo e molto di più viene raccontato nel libro di Giulio Laurenti, dal titolo “Suerte” edito da Einaudi Stile Libero, in poco più di un anno. Vicende, volti, storie che sono diventate un romanzo, una narrazione non solo avvincente ma che ha la forza devastante della verità. La cocaina la fa da padrona incontrastata, ma è tutto il contesto che la circoscrive che è atroce, dalla descrizione di un’infanzia violenta a Cali oltre l’estremo (nel libro viene scritto “si inizia con i lividi e si finisce con i buchi delle sventagliate di mitra"), il desiderio titanico di voler riscattarsi dall’orrore e malvagità di un mondo sporco e maledetto, la consapevolezza amara e terribile che l’unico modo per restare a galla è la deriva del crimine, che sradica qualsiasi umanità, la compulsione alla performance a qualsiasi costo. Ilan a soli diciannove è l’uomo della cocaina in Europa, in Sudamerica e negli Stati Uniti. Tutto fila liscio come l’olio, fino a quando un poliziotto non si mette sulle sue tracce, e lo stana a Barcellona catturandolo. Ed è in galera che Ilan partorisce l'idea del marchio DePutaMadre69, mettendo alle spalle il suo passato burrascoso. Ora si dedica al suo brand un invito alla trasgressione certo, ma che non va al di là del divertimento in una notte in cui si voglia dimenticare gli affanni della quotidianità

Nessun commento:

Posta un commento

I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno

I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà

Cerca nel blog

Tower of god. Vol. 13 di Siu

 PUBBLICITA' / ADVERTISING Si dice che chi riesca ad arrivare in cima alla torre possa vedere esaudito qualunque desiderio. Rachel è una...