Un'impresa rischiosa quanto affascinante quella in cui si è cimentato Luca Ricolfi, professore di Metodologia della ricerca psicosociale all'università di Torino e apprezzato editorialista di "La Stampa" e "Panorama": diradare il fitto strato di nebbia - ideologica e culturale - che spesso seppellisce la "verità" dei fatti sotto un cumulo di credenze. A seguito della crisi economica globale, possiamo dirci più ricchi o più poveri? Il gettito dell'Iva ha qualche relazione con il tasso di evasione fiscale? Ed è mai possibile che l'evidenza empirica e matematica dell'ultimo indice Istat possa piegarsi alle speculazioni propagandistiche sia di destra che di sinistra? Non sarebbe forse più corretto e politicamente onesto abbandonare le interpretazioni fasulle, separare i fatti dalle credenze? In questi "esercizi di disincanto", Ricolfi fornisce al lettore gli strumenti per cogliere la sostanza dei numerosi problemi che caratterizzano l'attuale dibattito politico e suggerisce, con esempi chiari e dimostrazioni comprensibili, in che modo si può riconsiderare il proprio ruolo di cittadini attivi e consapevoli.
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Ancora non l'ho letto. Probabilmente lo comprerò. Viva la faccia di questi studi, comunque. Alternativi ad una massa di chiacchere che servono solo a confondere le idee.
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