venerdì 1 ottobre 2010

Da "Sotto un cielo cremisi" a "Devil Red" di Joe R. Lansdale (Fanucci)























Il tempo trascorre inesorabile e i primi capelli bianchi quando cominciano a imbiancare le tempie (nonostante i tuoi 35 anni) ti portano alla mente tutta una serie di tappe fondamentali della tua vita che ti hanno fatto diventare ciò che sei. Ma la tristezza più grande è che scopri che anche i tuoi eroi preferiti cominciano a invecchiare e scopri che Batman, Superman, Lanterna Verde, in una parola tutta la DC comics compie 75 anni. Ti vengono gli scrupoli di coscienza e ti dici che se continui a comprare fumetti forse sei un “bamboccione”, uno di quelli che ammorbano ancora le finanze di mamma e papà. Cosa fare? Compensi! Continui a comprare fumetti, ami gli eroi che sempre hai amato, e ne scegli di più maturi. Io ho cominciato ad amare da subito Hap e Loenard da quando vengono ingaggiati da una loro vecchia conoscenza Marvin Hanson, perché Gadget, la nipote di Hanson, ha perso la testa per uno spacciatore che la sfrutta per i suoi porci comodi. Io ho cominciato ad amare da subito Hap e Loenard da quando si sono passati i loro cinque minuti all’inferno con un killer spietato e leggendario, chiamato Vanilla Ride, che ha sconvolto le loro vite. Parlo del grande Joe R. Lansdale e del suo “Sotto un cielo cremisi”. Ora il grande Lansdale mi fa amare ancora di più Hap e Leonard, che tornano in libreria grazie a Fanucci, con “Devil Red” tumultuosa avventura ai limiti della legalità, ai limiti del noir, al limite della deriva. Già, perché i due vengono presi di mira da una setta di pseudo/vampiri, da un degno successore di Vanilla Red, ovvero Devil Red, e se questo non bastasse dalla Dixie mafia. Anche in Devil Red viene ampiamente riconfermata la bravura immensa di un autore come Lansdale che riesce a inchiodare il lettore su ogni pagina. Inquieta il senso di violenza, nevrosi, psicopatologia ossessiva e oppressione claustrofobica che anima questo lavoro, dove le tonalità più forti vano da un grigio plumbeo a piccole ma intense scie rosso sangue. Chi ama i libri dal tono “nudo e crudo” questo fa per loro, e soprattutto non saranno delusi da un’opera che promette l’ingresso in un mondo le cui brutture non si vorrebbero mai vedere. Quale? Ma il nostro naturalmente dove la realtà sembra il gioco perverso di un maniaco omicida.

Joe R. Lansdale (1951) è autore di oltre venti romanzi e più di duecento racconti. Ha ricevuto moltissimi premi e riconoscimenti, tra cui l’Edgar Award per In fondo alla palude (Fanucci, 2002) e il Bram Stoker Horror Award (sei volte). Per Fanucci Editore, che oggi pubblica in esclusiva le sue opere, sono usciti anche i romanzi Atto d’amore, Freddo a luglio, L’anno dell’uragano, Il lato oscuro dell’anima, L’ultima caccia, Echi perduti, Freddo nell’anima, Il valzer dell’orrore, La ragazza dal cuore d’acciaio, Fuoco nella polvere, La morte ci sfida, Il carro magico e le antologie di racconti Maneggiare con cura e Altamente esplosivo. Nel 2009 Fanucci Editore ha pubblicato Sotto un cielo cremisi, e nel 2010 Devil Red, entrambi parte della fortunatissima serie di Hap e Leonard

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