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domenica 11 dicembre 2011

OGGI MANGIO DA … 94: Ristorante Buriani dal 1967



















“Aperto nel 1967 dalla famiglia Buriani, arrivati a Pieve di Cento dalle campagne ferraresi, serve un'onesta cucina popolare, quella "…dove sostano i camionisti, si mangia bene…" affiancata in seguito dalla pizza allora in espansione in tutta Italia. Nel 1990 la svolta con il cambio generazionale e soprattutto con Alessandra ai fornelli, diplomata alla scuola d'arte ed autodidatta in cucina grazie al ricordo della nonna paterna, da cui aveva attinto la passione e i primi rudimenti. Così, abbandonata la pizza, divenuta un diversivo, la Chef viene accolta nei Jeunes Restauraturs d'Europe, condividendone il progetto che vede tradizione ed innovazione come impulso di crescita culturale delle diverse realtà regionali.     
Alessandra Buriani - Alessandra Buriani. Il menù cambia ogni stagione, nel rispetto degli equinozi e solstizi, senza mai riprendere quanto in precedenza proposto, rispondendo comunque all'imperativo che vede la valorizzazione del territorio e la ricerca della materia prima, unita alla fantasia e alla creatività il metodo migliore per la realizzazione dei piatti. Ovviamente le proposte più strette della tradizione, proprio in funzione del nome, sono le più statiche. Talento, passione e costante ricerca fanno si che le cose buone della nostra tradizione gastronomica siano un tuttuno armonico di sapori e sensazioni. 
I Vini - La carta dei vini spazia nella migliore enologia nazionale, con circa 300 etichette, fra aziende già consolidate ed altre di ricerca, una particolare attenzione alla regione Emilia Romagna, che in questi ultimi anni registra un notevole avanzamento, mettendosi alla pari di altre regioni più blasonate. Qualche straniero, tipo alcuni grandi francesi, lo spagnolo Vega Sicilia, il US Opus One, inseriti più per confronto che per commercio.
Il locale di una sobria eleganza, risponde alle esigenze di mettere tutti a loro agio, senza sfarzi a volte imbarazzanti quando viene a mancare la giusta naturalezza, può ospitare 30/35 commensali in due sale, una più ampia e luminosa con vetrate all'inglese, l'altra più intima e raccolta con i muri in pietra a vista, a richiamare lo stile architettonico del paese. Il ristorante è ubicato all'entrata del paese, ridosso all'antica Porta Bologna, nei pressi della Rocca, un motivo questo di accennare alla storica cittadina di Pieve di Cento, con i suoi trascorsi medievali, i palazzi settecenteschi, i lunghi portici, i quadri del Guercino e del Guido Reni visibili nella Collegiata e nella Pinacoteca, il recente Museo Bargellini con Guttuso, De Chirico e importanti pittori del '900: non per niente il 2001 vede Pieve insignita del titolo di Città d'Arte.”


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