“Un sorso di Campania Felix -
L’antica tradizione enologica e la particolarità del terroir campano dell’Ager
Phalernus, sono stati riscoperti, da questa azienda a conduzione familiare,
nata negli anni sessanta, che ha saputo coniugare:
- cultura e ambiente,
- tradizione e innovazione,
- territorio e persone.
Negli anni ‘70 l’avvocato
Francesco Paolo Avallone, appassionato cultore di vini antichi, riuscì ad
individuare dopo anni di ricerche, coadiuvato da un gruppo di ricercatori
dell’Università di Agraria, le viti che un tempo davano vita al famoso Falerno,
vino decantato sin dall’epoca romana e poi distrutto da un parassita
devastante, la filossera, agli inizi del novecento. Circa tremila anni fa
nasceva qui, in Campania, un vino severus, fortis, ardens, che ha attraversato
i secoli, un vino, dice la leggenda, donato alla terra del Massico dal dio
Bacco, che oggi racconta col suo rosso caldo e il suo sapore intenso il calore
e i colori di una terra ricca di contrasti. Francesco Paolo Avallone ripiantò
gli antichi vitigni del Falerno proprio nel territorio del Massico dove un
tempo erano prosperati e fondò Villa Matilde, oggi affidata ai suoi due figli,
Maria Ida e Salvatore.
La particolarità di quest’azienda
vitivinicola solida e affermata è legata a tre fattori d’eccezione:
- il rispetto dell’ambiente
- l’importanza della qualità
- la sintesi efficace di
tradizione e innovazione
Tradizione e innovazione - L’aver
riportato in vita l’antico Falerno e la grande ricettività all’ambiente pongono
i vini Villa Matilde nel solco di una robusta tradizione, la ricerca, le
tecnologie all’avanguardia, come l’utilizzo del biologico avanzato, colorano la
tradizione con un’innovazione intelligente e dinamica. Vigneti con una densità
di impianto di cinquemila, settemila ceppi ad ettaro sono allevati con
l’innovativa metodologia del Gouyot (a spalliera), tuttavia il pregio dell’uva
che qui si produce non si traduce in costi proibitivi.
L’importanza della qualità -
Villa Matilde punta sulla classe, non produce vini seriali, ma vini d’elite e
interloquisce idealmente con intenditori del genere, tuttavia, pur mantenendo
standard qualitativi elevatissimi è economicamente alla portata di tutti.
L’azienda fa della cultura del vino oggetto di studio e di ricerca, ha già
individuato e continua a individuare i vitigni che un tempo avevano dato vita
ai vini più antichi di questa terra, come l’Aglianico, cioè l’antico Hellenico,
il Piedirosso da cui nasce il Falerno rosso, l’uva Falanghina che dà vita al
Falerno bianco, ma rivisita e modernizza il passato con strumenti
pionieristici. La scelta di fondo è sempre qualitativa, non quantitativa.
Il rispetto dell’ambiente -
l’innovazione qui non si limita alla tecnologie, è frutto di un pensiero
creativo che fa del territorio la sua forza. A Villa Matilde non è l’uomo a
trasformare e spesso violentare il territorio per dare vita a vini selezionati,
qui è l’ambiente a suggerire e a scegliere il suo vino. Maria Ida e Salvatore
Avallone non si stancano di esplorare la loro terra alla ricerca di nuovi
stimoli, il territorio traccia la mappa degli odori e dei sapori, e loro si
fanno interpreti raffinati di ciò che la Campania offre.”
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