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mercoledì 27 maggio 2009

Il libro del giorno: L' irresistibile eredità di Wilberforce di Paul Torday (Elliot edizioni)

"Non sono un alcolizzato. Ho la passioni per il Bordeaux, tutto qui". Possiamo davvero scegliere chi siamo e cosa vogliamo essere? Wilberforce, schivo e brillante programmatore di computer, pur essendo ancora giovane, ha sempre condotto una vita solitaria e senza affetti: il centro della sua esistenza è il lavoro, l'azienda di software che ha fondato poco più che ragazzo e che lo ha reso milionario. Wilberforce non ha mai coltivato nessuna vera amicizia, e le sue giornate si concludono regolarmente a casa, da solo, di fronte a un pasto precotto. Un pomeriggio però incontra una persona destinata a cambiare il suo destino: l'anziano ed eccentrico Francis Black, nobile decaduto e supremo conoscitore di vini pregiati. Francis introduce Wilberforce alla passione per il Bordeaux e tra i due nasce un'amicizia intensa, speciale, che si rafforza ancora di più quando, grazie a lui, Wilberforce fa la conoscenza dell'affascinante Catherine. Saranno proprio la passione per il vino e l'amicizia con Francis Black a regalare finalmente a Wilberforce il senso del proprio posto nel mondo e a fargli conoscere l'amore, ma saranno anche la causa del suo progressivo sprofondare nella dipendenza alcolica e nell'autodistruzione. Alla morte dell'amico Francis, Wilberforce erediterà la sua leggendaria cantina, e con essa, però, anche i fantasmi che questa nasconde...

casa editrice Elliot: http://www.elliotedizioni.com/catalog/pags/

"La storia dell'Irresistibile eredità di Wilberforce è quella di un uomo che si è fatto da sè. Se ne conosce solo il cognome, è un imprenditore milionario, ha fondato e dirige un'azienda di software. Ma è anche un giovane letteralmente solitario e senza affetti. Che inconra un giorno la sua madeleine nel vino. Un altro copione da maldetto inguaribile romantico? Proprio no."

Stefano Ciavatta da Il Riformista del 27/05/09 p. 19

L' irresistibile eredità di Wilberforce di Paul Torday
2009, 315 p., brossura, Editore Elliot (collana Scatti)

sabato 21 marzo 2009

Domani su Ombra, la domenica del Riformista



Ricevo e pubblico volenieri da Stefano Ciavatta



Domani su Ombra, la domenica del Riformista


Giancarlo Siani, milite ignoto anticamorra di Fabrizio D'esposito
Ritratto di Cass Sunstein di Mario Ricciardi
La fedeltà intatta di Yoko Ono di John Vignola
Un'ossessione chiamata corpo maschile di Walter Siti
Che il vizio sia almeno capitale di Filippo La Porta

e le rubriche

Fulvia La Riformata di Fulvio Abbate
La Zona Cieca di Chiara Gamberale
Le strisce di Stefano Disegni





Il Riformista

Ideato da Claudio Velardi, ex consigliere politico di Massimo D'Alema, nasce il 23 ottobre del 2002 con un accordo con Emanuele Macaluso, che ne diventa editorialista quotidiano e lo lega alle Ragioni del Socialismo. Inizialmente consta di quattro pagine di analisi e commenti concentrati su politica ed economia. Passa presto a otto pagine e sviluppa inserti dedicati al mondo dell'attualità, affermandosi presto nel panorama editoriale nazionale come uno dei principali quotidiani di opinione. Tra le cariche che ricoprono un ruolo importante nella redazione troviamo quella dei due vicedirettori Ubaldo Casotto e Massimiliano Gallo, di Stefano Cappellini, responsabile della cronaca parlamentare e politica e Luigi Spinola, responsabile Esteri, nonché giornalista di Radio 3 Mondo. La sede della redazione è situata a Roma. Per il rilancio del proprio quotidiano che dal 20 ottobre 2008 ha rinnovato la propria veste passando a 36 pagine, Antonio Polito ha portato a Il Riformista Tariq Ramadan, Guia Soncini, Ritanna Armeni, Giampaolo Pansa, Andrea Romano e Marco Ferrante, quest'ultimo proveniente da Il Foglio e nominato vicedirettore economico. La testata annovera tra i columnist e collaboratori anche Peppino Caldarola (direttore dell'Unità dal 1996 al 1998), Maurizio Costanzo, Filippo Facci, Giuliano Da Empoli, Lucetta Scaraffia, Claudia Mancina, Luciano Violante, Alberto Mingardi, Antonello Piroso, Chicco Testa.
Antonio Polito ne è il direttore fin dalla nascita. Nel 2006 candidato e poi eletto Senatore nelle liste della Margherita. Gli succede per alcuni mesi Stefano Cingolani, poi Paolo Franchi, cui subentra nuovamente, il 7 marzo 2008, Antonio Polito, che ne rinnova la veste e la grafica; il 20 ottobre 2008, infatti, il giornale esce non più con otto pagine ma con 32, abbandonando il caratteristico colore arancione per il full color[1].

Giampaolo Angelucci ne è l'editore (lo è anche della testata Libero), lo stesso è indagato ed attualmente posto agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta della procura di Bari su presunte tangenti nella sanità pugliese.

fonte www.wikipedia.org

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