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domenica 18 settembre 2016
venerdì 16 settembre 2016
CONFUSIONE - La saga dei Cazalet - Vol. 3 di Elizabeth Jane Howard con la traduzione di Manuela Francescon . In libreria per Fazi
Da oggi in tutte le
librerie trovate il terzo capitolo dell'avvincente saga familiare che sta appassionando
migliaia di lettori. Dopo Gli anni della leggerezza e Il tempo dell'attesa,
Confusione riprende le vicende dei Cazalet dal marzo del 1943, a circa un anno
dal punto in cui si erano interrotte sul finale del secondo volume. Archiviata
ormai da tempo la leggerezza dei primi anni e terminata finalmente anche la
lunga attesa che ne è seguita, assistiamo finalmente all’ingresso nel mondo
delle giovani Cazalet. La fine della guerra, ormai prossima, sta per aprire le
porte a un mondo nuovo, più moderno e libero.
Il libro - È il 1942:
da quando abbiamo salutato i Cazalet per l’ultima volta è trascorso un anno. I
raid aerei e il razionamento del cibo sono sempre all’ordine del giorno, eppure
qualcosa comincia a smuoversi: per le giovani Cazalet la lunga attesa è finita,
e finalmente Louise, Polly e Clary fanno il loro ingresso nel mondo. Quella che
le aspetta è una vita nuova, più moderna e con libertà inedite, soprattutto per
le donne. Le cugine si avviano su strade disparate, tutte sospese tra la
vecchia morale vittoriana del sacrificio e un costume nuovo, più libero, in cui
le donne lavorano e vivono la loro vita amorosa e sessuale senza troppe
complicazioni. Mentre Louise si imbarca in un matrimonio prestigioso ma
claustrofobico, sul quale incombe l’ingombrante presenza della suocera, Polly e
Clary lasciano finalmente le mura di Home Place per trasferirsi a Londra e fare
i loro primi passi nell’agognata età adulta, che si rivela ingarbugliata ma
appagante. Per quanto riguarda il resto del clan, fra nascite, perdite,
matrimoni che vanno in frantumi e relazioni clandestine che si moltiplicano, i
Cazalet vanno avanti a testa alta e labbra serrate, sognando, insieme ai loro
amici e ai loro amanti, la fine della guerra: «il momento in cui sarebbe
iniziata una vita nuova, le famiglie si sarebbero ricongiunte, la democrazia
avrebbe prevalso e le ingiustizie sociali sarebbero state sanate in blocco».
Ormai ci sembra di conoscerli personalmente, e non possiamo che attendere
insieme a loro quel momento. Nel frattempo, godiamoci i colpi di scena di
Confusione, che ci lasceranno senza fiato.
Elizabeth Jane Howard
(Londra, 1923 – Bungay, 2014) Figlia di un ricco mercante di legname e di una
ballerina del balletto russo, ebbe un’infanzia infelice a causa della
depressione della madre e delle molestie subite dal padre. Donna bellissima e
inquieta, ha vissuto al centro della vita culturale londinese della seconda
metà del Novecento e ha avuto una vita privata burrascosa, costellata di una
schiera di amanti e mariti, fra i quali lo scrittore Kingsley Amis. da sempre
amata dal pubblico, solo di recente Howard ha ricevuto il plauso della critica.
Scrittrice prolifica, è autrice di quindici romanzi. La saga dei Cazalet è la
sua opera di maggior successo, con otto milioni di copie vendute. Fazi editore
ha pubblicato il romanzo Il lungo sguardo nel 2014 e i primi due capitoli della
saga: Gli anni della leggerezza, nel 2015, e Il tempo dell’attesa, nel 2016. Di
prossima pubblicazione i successivi due volumi della serie.
giovedì 15 settembre 2016
L’ANTAGONISTA DI EDOARDO ZAMBELLI (LAURANA – in libreria dal 20 settembre 2016)
“Riguardai il suo viso
e cercai di immaginarlo adesso, sfigurato dalla caduta. Una cosa che non
meritava, qualunque cosa avesse potuto fare di sbagliato. Non c’era perdono in quel viso. Lo cercavo,
ma non c’era”.
Chi è l’antagonista? - Il
volo di una mosca sul televisore spinge un trentenne a cambiare vita
lasciandosi alle spalle un matrimonio naufragato, le aspirazioni di critico
cinematografico frustrate dal mestiere di web content manager, il direttore che
gli impone il taglio da dare ai pezzi per non scontentare gli inserzionisti e
un romanzo da scrivere fermo solo all'immagine iniziale: Ero fermo a poco più
di un’idea. Anzi, un’immagine. Una ragazza che cammina a piedi nudi sulla
sabbia in una giornata di pioggia, alla fine dell’estate. Questo e poco altro.
Solo il vago sentore di una storia possibile dietro la tela di quell'immagine.
Un richiamo. Chi era? Da dove veniva? Cosa l’aveva portata lì? Pressapoco
queste le domande attorno alle quali avevo intenzione di sviluppare la storia.
In realtà, nella scena che avevo immaginato vi era anche altro. Un ulteriore
dettaglio. Mentre lei camminava sola sulla battigia, un uomo la osservava dalla
finestra di una casa sulla spiaggia. Il romanzo di Zambelli segue il viaggio
del protagonista senza nome. Dal buen retiro di Torre dell'Orso sino alla bruma
di Gonzaga, passando per il caos delle strade romane. Un viaggio che sferraglia
di treno in treno, viaggiando di notte, in quella terra di nessuno che è il
vagone inghiottito dalla campagna lombarda. Mentre il protagonista cerca di
darsi una nuova quotidianità tra giornali, rassegne cinematografiche, classici
da leggere e rileggere tra il fumo di troppe sigarette, ecco comparire il volto
della sua prima fidanzata sulla foto di un giornale. Erika si è suicidata. Il
suo volto sfigurato lo rimette su un altro treno, per ritrovare lei e se
stesso. Il viaggio procede a strappi. Nel vapore degli anni verdi
dell'università, quando il sogno segreto era un disco troppo caro. Cosa
nasconde il parroco don Diego? Cosa ha da offrire la proprietaria dell'albergo
che ha già un nome salvifico come Grazia? Un funerale senza nessuno a seguire
la bara, solo due mazzi di fiori e un biglietto. Resta questo e una donna che
continua a camminare sulla spiaggia. Un esordio “davvero speciale” quello di
Zambelli che per Giulio Mozzi “ha tutte le caratteristiche per diventare un
classico: perché lavora su zone profonde dell'immaginario, perché la sua lingua
è perfettamente controllata, perché l'autore avanza nella narrazione con la
sicurezza di chi ha un mondo in testa”.
mercoledì 14 settembre 2016
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