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lunedì 28 novembre 2016
Guida al kink BDSM Giochi di ruolo e sessulaità estrema a cura di Tristan Taormino. Prefazione di Ayzad. In libreria dal 2 dicembre 2016 per Odoya
“Tantissime persone che
mi scrivono a ‘Savage Love’ provano curiosità nei confronti dei giochi erotici
ma non sanno da che parte cominciare. Da oggi suggerirò questa raccolta di
saggi. Qui si va oltre la guida ai giochetti, oltre un manuale di sesso. La curatrice
Tristan Taormino ha riunito i pezzi grossi, i pensatori e le rockstar della
scena alternativa americana e insieme hanno creato un libro che dice alla gente
non solo da dove partire, ma perché e cosa ne otterranno. Vanilla,
principianti, vecchie volpi: da questa raccolta possono imparare tutti.” – Dan
Savage
In Italia il concetto di kink ancora non
esiste. Se parecchie sono ormai le occasioni per incontrare appassionati di
discipline di BDSM e il manuale del nostro prefatore, Ayzad (BDSM, Castelvecchi)
è andato a ruba, un libro italiano così completo sul mondo della sessualità
estrema (kink) non ha precedenti. La sex expert Tristan Taormino, della quale
abbiamo in cantiere altre guide VM18, è un’autorità riconosciuta negli USA: ha
fondato una rivista (Pucker Up), è autrice di un seguitissimo programma
radiofonico (Sex out loud) e di svariate pubblicazioni, cura seminari in giro
per il mondo e i suoi articoli sono comparsi su testate del calibro di O: The
Oprah Magazine, The New York Times, The Wall Street Journal, Redbook,
Cosmopolitan, Glamour, Entertainment Weekly, Details, New York Magazine, Men’s
Health, e Playboy. Oltre che della curatela, molto importante per un libro
scritto a più mani, Taormino si occupa del testo introduttivo “Giocare in prima
fila con l’eros” e del glossario: interventi centrali per capire cos’è il kink.
Si procede con gli importanti consigli sulle pratiche, sviscerate ad una ad
una, con tanto di consigli sugli strumenti da utilizzare e di disegni per
meglio capire come effettuarle al meglio. Una larga parte del volume è dedicata
a come rendere queste pratiche sicure: si parla
diffusamente di consenso, di test per le malattie sessualmente
trasmissibili , di prevenzione e di aftercare:
quelle cure che dominato, dominante o chiunque abbia partecipato a una
sessione del “gioco” potrebbe necessitare alla fine della sessione. In questo
manuale completo, ma eclettico a suo modo, si trovano preziosi consigli su
pratiche come lo spanking (sculacciata), il caning (fustigazione con il cane
ovvero una canna o verga flessibile), i giochi di dominazione/sottomissione o
sado masochistici, quelli in cui si finge di essere animali, il bondage o il
CTB, ovvero l’applicazione di un
piacevole tormento ai genitali maschili e molto altro. Scopriamo per esempio
che la flagellazione è composta di tre elementi
fondamentali, ovvero precisione, intensità e connessione. Oppure i modi
migliori per addestrare il proprio schiavo sessuale o quelli per trovare il
proprio archetipo (una donna forte a cui ispirarsi), per diventare una
dominatrice potente e sicura di sé. Un
intero capitolo è dedicato alla pratica di provenienza cinese (medica!) del
Tantra: un modo per esplorare e sperimentare il sesso che comprende e incoraggia
un’esperienza spirituale. E se alcuni capitoli sono fonte di testimonianze
dirette come quello in cui una mamma femminista racconta come abbia desiderato
vivere da schiava sessuale per suo marito per anni, in altri si sviscerano i
testi della grande letteratura in tema di sessualità, come per esempio quelli di Richard Kraft-Ebing sul sadismo. Che
i bigotti si mettano il cuore in pace (dicono sia Taormino che il “guru”
italiano Ayzad): queste pratiche esistono e vengono praticate da tanti, basti
pensare al fenomeno di 50 sfumature di grigio, non sarebbe quindi il caso di
insegnare alle persone a non farsi male, né fisicamente né psicologicamente, e
a divertirsi un po’ di più?
Le tre resurrezioni di Sisifo Re di Cosimo Argentina. In libreria il 7 dicembre 2016 per Meridiano Zero
Johnny Mnemonic
incontra i poliziotti della Factory di Derek Raymond, in un film di Salvatores
tipo Niravana, ambientato nella Puglia del futuro funestata da una guerra
civile post-postmoderna. Una folle descrizione è l’unica possibile per il
pazzesco romanzo di Cosimo Argentina. Eppure vi invitiamo a superare il primo
violento impatto con questo cyberpunk scuro e vorticoso e seguire le sue due
storie intrecciate ⎼
due universi paralleli? ⎼ che ritraggono le vicende di due
investigatori come non se ne vedevano da tempo. Da un lato una figura semi
mitologica, Sisifo Re, il detective privato (in una realtà, nell’altra tenente
di polizia) che sposta le pietre “il vero maschio alpha del genere umano”,
creatura semidivina che oltre a salvare bambini e risorgere tre volte nell’arco
del romanzo, viaggia nel tempo. L’altra un grasso “irlandese da parte di
madre”: Oscar Orano (detto Oh-Oh) che si barcamena tra il “ruolo di Watson” del
suddetto Sisifo e la ricerca di Dori, la sua “puttana” persa in un mare di
corruzione e umanità deviata dai connotati teratologici, con cui condivide la
corruzione profonda. La coppia in una delle due “piste” possiede un’agenzia di
investigazione, mentre nell’altra è interna alla polizia. Dovranno indagare su
un omicidio del futuro mentre a Apulia, immaginaria megalopoli affacciata sul
“T Gulf” è sconquassata da una guerra civile in cui dieci eserciti di mercenari
combattono incessantemente. Altri personaggi a completare il quadro, Selina
Corbeves donna bella e potente che comanda la polizia; il dottor Guglielmo
Federico Zoro, frenologo negromante e lombrosiano che fa paura anche agli
eserciti in guerra e il suo assistente gobbo, Amundsen e per finire il pappone
Wolfango Tho, essere pansessuale e figlio della sua realtà corrotta, a suo modo
ricco di un alone di fascino perverso. Si aggiungano prostitute, tossici e
"stigiani": mezzi uomini e mezzi cani, mezzi bipedi e mezzi
quadrupedi che vanno in giro in branchi violentissimi e temutissimi. Cosimo
Argentina, penna ormai nota al pubblico italiano, compie la quadratura del
cerchio: un noir-sci fi o una distopia noir. Un hard boiled esoterico in cui la
guerra di tutti contro tutti assume toni pynchoniani. È di fatto un libro
incredibile. Cosimo Argentina insegna Diritto ed Economia politica. Ha
pubblicato il romanzo Il cadetto (Marsilio) a cui hanno fatto seguito Bar Blu
Seves (Marsilio), Cuore di cuoio (Sironi e tascabile Fandango), Brianza Vigila
Bolivia Spera (NoReply), Viaggiatori a sangue caldo (Avagliano), Nud’e cruda
(Effigie), Maschio adulto solitario (Manni), Beata Ignoranza (Fandango), Vicolo
dell’acciaio (Fandango), Messi a novanta (Manni), Per sempre carnivori (Minimum
Fax), L’umano sistema fognario (Manni) e numerosi racconti in varie raccolte,
tra cui Granta – Il Male.
venerdì 25 novembre 2016
giovedì 24 novembre 2016
mercoledì 23 novembre 2016
Raffaele Polo, Alessandra Peluso e Vito Antonio Conte autori iQdB Edizioni di Stefano Donno in un unico appuntamento a Le Ali Di Pandora a Lecce il 26 novembre 2016
Le Ali di Pandora in collaborazione con iQdB Edizioni
di Stefano Donno presentano nella loro sede a Lecce in via Via San Massimiliano
Kolbe a Lecce un singolare triathlon di autori il 26 novembre 2016 ore
19,00. Emanuela Boccassini, l’editore Stefano Donno e Ambra Biscuso (che per le
Ali di Pandora introdurrà la serata) dialogheranno con Raffaele Polo e il
suo “O’Andramu Pai”, Alessandra Peluso e il suo lavoro dal titolo “Happy
Different” e Vito Antonio Conte con la sua ultima raccolta poetica dal titolo “
In “O andramu pai! – le improbabili indagini
dell’ufficiale Rizzo a Calimera” di Raffaele Polo (iQdB Edizioni di Stefano
Donno) il protagonista l’ufficiale Rizzo, per l’appunto, sposta le sue indagini
nel cuore della Grecìa Salentina … a Calinera. “Era da andare a ricevere
l’ennesimo, incomprensibile incarico che la sorte sembrava divertirsi ad
appioppargli. Se un giorno scriverò le mie memorie, pensò Rizzo, vorrei che ci
fosse il preambolo ‘Gli improbabili casi salentini dell’Ufficiale’, perchè,
veramente, erano sempre più improbabili e sempre più salentini…
Raffaele Polo dagli anni Sessanta, quando ancora
nessuno osava ambientare nel Salento le proprie storie, scrive e pubblica
racconti, novelle, articoli, romanzi, saggi, tutti ambientati a Lecce e
dintorni. Nato per caso a Piacenza nel 1952, i suoi libri di maggior successo
sono Gite nell’irreale (1985), Una storia leccese (1992), Libreria Antica Roma
(2005), Le fiamme di Supersex (2007), Storie dal Salento (2011).
In “Happy Different” di Alessandra Peluso (iQdB
Edizioni di Stefano Donno) riflette su un differente modo di approcciarsi alla
felicità. Quante possibilità ci presenta la vita, molteplici soluzioni: sta a
noi scegliere quella più adeguata per renderci felici. Nella complessità
dell'esistere, Alessandra Peluso afferma come il pensiero attraverso un
excursus storico-filosofico sia un potente strumento per una vita
consapevole. A sostegno di ciò, l'individuo, conoscendo il proprio Io e
l'inconscio, diventa il protagonista della vita e non più la vittima; ecco
allora, che, per scongiurare quest'ultima condizione, gli si offre
l'opportunità di affidarsi alla consulenza filosofica, o al filosofo, o alla
Sophia-Analisi e comprendere che ciascuno è artefice di se stesso. Attrae
persone, crea relazioni benefiche solo se ha ben compreso quanto sia autorevole
la mente umana. Sta a noi la scelta! Sta a noi trovare la risposta! Sta a noi
essere Happy Different!!!
Alessandra Peluso è nata a Leverano (Lecce), filosofa, poetessa,
critico letterario. Collabora con l'Università del Salento (Bioetica e
Filosofia politica). Scrive per “Affari Italiani”, “Corriere
Salentino”, e per la rivista "Filosofia e nuovi sentieri /ISSN
2282-5711". Amante della ricerca e del dubbio, del piacere epicureo e
della bellezza dell'essenza e mai della superficie. In diverse pubblicazioni
scientifiche si è occupata di Simmel e Camus. La prima raccolta di versi è
“Canto d'Anima Amante” nel 2010 per Luca Pensa Editore a cui è seguita nel 2013
"Ritorno Sorgente" per LietoColle, nel 2016 “Sul Boxer del Nonno
verso la Poesia”.
In “Rare rondini a primavera (sempre più gabbiani
lontani dal mare)” (iQdB Edizioni di Stefano Donno)
l’errore
quando è stato
(come tutto il resto)
è passato
impossibile cancellarlo
è andato
tale va considerato
ché tal’è
tormentarsi (oltre modo)
è pura idiozia…
la giusta prospettiva:
ancora vita (comunque) sia
Poesia quella di Vito Antonio Conte carica di senso, o
meglio di quel sentimento vitale che non arretra rispetto a niente e nessuno. I
versi sono attraversati come un fiume in piena da sorrisi amari, sberleffi, e
un impellente quanto mai sopito bilanciamento del ritmo in ogni parola usata,
perché se la si deve dire tutta, è inutile biasciare, balbettare o peggio
ancora essere fraintesi. Questa piccola raccolta poetica nonostante tutto e
nonostante l’amarcord che la pervade, è un inno singolare alla vita, forse un
invito al viaggio per non farsi sfuggire nulla e godere di tutto, per non avere
rimpianti, rimorsi e inutili nodi alla gola!
Vito Antonio Conte è nato a San Pietro in Lama e vive a Lecce, siccome
gli è toccato e siccome ha scelto. Laureato in giurisprudenza, rispetta il
diritto, ma ama giocare di rovescio…
iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del
Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107
Sannicola (LE)
Redazione - Mauro Marino
Segreteria Organizzativa – Dott.ssa Emanuela
Boccassini
Public Relations – Raffaele Santoro
Social Media Communications - Anastasia Leo, Ludovica
Leo
Cuori confusi. Nothing more. Vol. 2 di Anna Todd. Traduttore: A. Tissoni. (Sperling & Kupfer)
La vita di Landon a New
York non sta andando esattamente come aveva immaginato. E il suo cuore è più
confuso che mai, in balia di Dakota, la sua fidanzata di sempre, e Nora, la
nuova amica di Tessa. La promessa di restare soltanto un amico per entrambe sembra
impossibile da mantenere. Perché Dakota è tutto ciò che Landon ha sempre
voluto, la sola persona con cui sia stato, il suo primo e unico amore. Per
Landon, non è mai stata una semplice tappa, ma la meta. E ora che lei è tornata
nella sua vita, all’improvviso, dopo averlo lasciato senza troppi convenevoli
appena arrivato a New York, ogni volta che la guarda Landon non può fare a meno
di pensare ai tanti momenti trascorsi insieme. I baci, le carezze e le lacrime.
Per lui, Dakota è un libro aperto. Non certo come Nora. Sfuggente e intrigante,
Nora è una specie di enigma. Con lei, Landon ha la costante sensazione di
trovarsi davanti a un mistero difficile da svelare, e ne è attratto come da un
frutto sconosciuto e proibito. All’apparenza mondi opposti, Nora e Dakota hanno
però più cose in comune di quelle che vorrebbero. Ed entrambe sono determinate
a conquistare il cuore di Landon. Ma quanti ostacoli è disposto a superare lui
per trovare il proprio amore infinito? Continua la nuova, romantica e
travolgente serie di Anna Todd, autrice del bestseller internazionale After, un
successo da cinque milioni di copie vendute nel mondo, di cui oltre un milione
soltanto in Italia.
Anna Todd Vive in Texas
a Austin, insieme al marito. Il suo primo romanzo è stato scritto nel 2013 su
una popolare community online di scrittori self-published, di nome Wattpad. La
storia, basata sul personaggio di Harry degli One Direction, ha ottenuto un
grandissimo successo online ed è subito diventata una trilogia. La serie After (vol. 1, 2, 3, 4, 5) è stata
pubblicata in Italia da Sperling & Kupfer nel 2015. Nel 2016 esce l'ultimo
volume della serie, Before, e viene pubblicato anche Nothing more. Dopo di lei.
martedì 22 novembre 2016
ALTRO CHE BAMBOCCIONI! Sono i giovani i protagonisti del WTT Wearable Tech Torino, la prima fiera italiana dedicata alle tecnologie indossabili. Intervento di Stefano D'Almo
Se li avesse
conosciuti prima, l'ex ministro Padoa Schioppa
probabilmente non avrebbe coniato
l'infelice locuzione "bamboccioni", che ha contrassegnato la sua
attività di governo ben più di quanto abbia fatto la sua discendente parabola
politica. A smentirlo c'è ora WTT, la manifestazione giunta alla sua seconda
edizione, vetrina dell'Hi Tech che nasce dalla generazione dei millennials,
quella che, per dirla con il succitato
Schioppa, era formata dai ragazzi troppo pigri e viziati per lasciare le
sicurezze familiari e intraprendere la
via dell'autosufficienza economica. WTT ha preso il via dall'iniziativa di un
gruppo di studenti del Politecnico di Torino che evidentemente coltiva idee,
sogni ed aspirazioni molto diversi. Riuniti sotto la sigla "JetoP",
ovvero Junior Enterprise del Politecnico di Torino, studenti e neolaureati
hanno collaborato per dare vita a un evento capace di attirare non solo i
fanatici della tecnologia, dello smartphone o del videogioco all'ultima moda,
ma anche gente comune, curiosa di scoprire in prima persona i nuovi percorsi
che stanno imboccando le tecnologie più innovative. Lo scorso anno, WTT ha
richiamato al Lingotto Fiere più di 6000 persone, come riporta il comunicato
stampa distribuito ai giornalisti dalle gentili e preparate receptionist
all'ingresso del padiglione 1 dove, il 18 e il 19 novembre, si è svolta
l'attuale edizione. Quest'anno - i
conteggi non sono ancora stati fatti - si pensa di poter superare questa cifra,
che era già di per sé incoraggiante. E' un segnale importante, perché la gran
parte dei visitatori è costituita da giovani alla ricerca di idee e modelli cui
attingere per disegnare il proprio futuro, nel tentativo di aggirare,
attraverso l'autoimprenditorialità, gli ostacoli che trovano nel mercato del
lavoro. A questo proposito, il Global Report sull'imprenditorialità, realizzato
in 45 Paesi da Amway, un'azienda leader mondiale nella vendita diretta, in collaborazione con GfK e l'Università di Monaco, ha rivelato che gli
under 35 italiani hanno una propensione all'imprenditorialità dell'85%,
percentuale superiore, non solo ai loro
coetanei del resto d'Europa, ma del mondo. Sono inoltre più favorevoli al
lavoro autonomo dei giovani francesi (84%), di quelli portoghesi (78%), di
quelli spagnoli (74%) e di quelli tedeschi (71%). Ma il dato più interessante è
che dichiarano di essere motivati in questa loro inclinazione da ragioni
collegate all'autoaffermazione e all'indipendenza, piuttosto che all'economia.
Che sia il de profundis del famoso "posto fisso" è ancora presto per
dirlo, di certo sarebbe un auspicato buon inizio.
Realizzata con la collaborazione di alcune aziende di
livello assoluto, come Ebay, Microsoft, ST Microelectronics e Oracle, WTT, al
pari di molte manifestazioni di questo genere, si articola in varie modalità
espositive e formative. I consueti stand, dedicati alle giovani start up,
convivono con workshop e talk dove è possibile ascoltare le testimonianze, dal
campo, di coloro che vivono quotidianamente la tecnologia nella sua espressione
più avanzata. Tra gli argomenti più
intriganti trattati nei primi: "From wearable to wellness", ovvero
come usare dispositivi indossabili per tracciare il nostro benessere, oppure
"Realizzare un videogioco virtuale in soli 90 minuti". Tra i secondi:
"Hi tech faschion", quando la tecnologia diventa glamour, oppure
"Shakerato, non mescolato", citazione "bondiana" per un
progetto dedicato all'interazione con i barmen robotici.
Dal portafogli elettronico Falcon con GPS e sensore
biometrico per il riconoscimento dell'impronta digitale integrati, al braccio
bionico realizzato con il CAD-CAM e stampante 3D, alla realtà aumentata e in 3D
per la manutenzione delle automobili, dal rollercoaster da brividi digitali
agli angry birds virtuali: cioè l'intera paraphernalia dell'hi tech presente,
oltre ad ampi squarci su quello futuro.
In altre parole: sogni o incubi, a seconda dei casi e dei punti di
vista. Al di là di ciò, resta comunque
il fatto che, come afferma il presidente di JEToP, Luca Pezzolla, questa
manifestazione è un'occasione di
crescita per i membri di questo gruppo di giovani intraprendenti e talentuosi,
ma anche un'opportunità per chi vi partecipa di avvicinarsi alle nuove
tecnologie ed apprendere nuove modalità di interazione con la realtà che ci
circonda.
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