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martedì 19 giugno 2018

Earth, Wind & Fire - September

Salman Rushdie on gender, fake news and Trump - BBC Newsnight

Chico Buarque - "Tua Cantiga" (Clipe Oficial)

John Cassavetes talks filmmaking in 90-minute 1975 [audio] interview w/ ...

Giangiacomo Feltrinelli - Il tempo per leggere

Everything Wrong With Superman II In 15 Minutes Or Less

Viking First Views of Mars

Dean Martin & Jerry Lewis That's Amore

Book Review: Peter Pan, by J.M. Barrie

Gioachino Rossini, Il viaggio a Reims, (Ouverture)

Aglio, olio e assassino di Pino Imperatore (DeA Planeta Libri)


Nell’affascinante quartiere di Mergellina, Francesco e Peppe Vitiello gestiscono la premiata trattoria Parthenope, dispensando buoni piatti e aneddoti ancor più saporiti. L’ispettore Gianni Scapece, amante della cucina non meno che delle donne, lavora nel commissariato appena aperto di fronte al locale e dove si racconta che viva il fantasma di una vedova allegra. Per lui è un ritorno a casa, perché in quel quartiere ci è nato, e nell'ospitalità dei Vitiello ritrova il calore e la veracità che aveva perduto. Nelle settimane che precedono il Natale, però, Napoli è scossa dall'omicidio di un ragazzo, il cui corpo viene letteralmente “condito” dall'assassino con aglio, olio e peperoncino. Perché un rituale così macabro? Quale messaggio nasconde? Per trovare la risposta, l’ispettore dovrà scavare tra simboli, leggende e credenze della cultura partenopea, aiutato dalla tenacia del suo capo, il commissario Carlo Improta, e dalle scoppiettanti intuizioni dei Vitiello.
In un romanzo che mescola con sapienza la commedia e l’indagine poliziesca, Pino Imperatore dirige un formidabile coro di passioni e allegria, di bassezze e colpi di genio. Un’avvincente corsa contro il tempo, con uno straordinario, pirotecnico finale.
Pino Imperatore è nato a Milano nel 1961 da genitori emigranti napoletani e vive in Campania dall’infanzia. È autore di quattro romanzi, oltre che di opere teatrali e racconti. Ha vinto i maggiori premi italiani per la scrittura umoristica.



Bella zio. Il romanzo di formazione di Beppe Bergomi di Andrea Vitali (Mondadori Electa)


Nelle parole di Andrea Vitali, cui Bergomi ha affidato il compito di raccontarla, una vita mitica si trasforma in un romanzo della commedia umana di cui egli è il maestro insuperato nella narrativa italiana. "In quegli anni più di qualcuno fu tentato dal pensiero di avvicinarsi a me e controllare se i baffi che portavo fossero veri o posticci. Erano veri naturalmente e nessuno mai tentò di controllare se invece fossero incollati come volessi dimostrare più anni di quelli che avevo. Erano baffi e basta."
A 16 anni Beppe Bergomi, con quei folti baffi, sembrava già un adulto: lo chiamavano “zio” e tale è rimasto nella memoria dei tifosi. La sua parabola agonistica prende avvio nella tranquilla realtà dell’hinterland milanese, in una famiglia semplice, tra le scuole dalle suore e il tempo libero all’oratorio, sempre con la palla al piede. Un’infanzia normale nell’Italia degli anni ‘60. Beppe è quello che definiremmo un bravo ragazzo, non certo un bad boy che cerca nel calcio il riscatto sociale. Ha un incredibile talento naturale, eppure la sua famiglia sembra non accorgersene: neppure quando, nel 1977 – appena quattordicenne – esordisce nel campionato giovanissimi e per la prima volta firma un contratto da giocatore professionista. Il seguito è una storia nota: Beppe salirà sul podio più alto da campione del mondo a soli 18 anni, con la maglia della nazionale. Una carriera folgorante e un alquanto inusuale attaccamento alla maglia nerazzurra lo hanno fatto entrare nella mitologia del calcio italiano. Per contro, nelle parole di Andrea Vitali, cui Bergomi ha affidato il compito di raccontarla, una vita mitica si trasforma in un romanzo della commedia umana di cui egli è il maestro insuperato nella narrativa italiana. Nulla gli sfugge nel dare voce alla sobrietà e intelligenza dell’ex campione: tra ironia e paradosso, aneddoti di costume, successi e dolori, Vitali ci fa rivivere gli esordi del calciatore, ma anche una stagione passata dell’Italia, quasi fossimo lì pure noi. A distanza di anni, confrontandosi anche con un consulente in psicologia sportiva, Beppe Bergomi ha ripercorso con la memoria le vicende dell’infanzia e della formazione, realizzando quanto l’agonismo sia stato una formidabile scuola di vita. Ed è arrivato a concludere che “alla meta non ci si arriva mai da soli, e alla fine scopri che l’obiettivo di squadra valorizza anche il tuo obiettivo individuale”.

Il tempo di un Caffè - On the road Book Tour. A partire da oggi 19 giugno 2018 a Lecce, nel Salento e oltre…


In giro ormai si dice di tutto e ancora di più nel mondo dell’editoria. Si legge poco, male,  colpa della scuola, della famiglia, delle istituzioni, colpa del progresso social/tecnologico che impoverisce il linguaggio, crea disturbi dell’attenzione, rende meno intelligenti e più “iconomaniaci”. Basterebbe aggiungere un pizzico del pensiero di Zygmunt Bauman sul senso della deriva post moderna in cui ci troviamo cha a causa di globalizzazione, iper/capitalismo e turbo-industrializzazione robotica, insomma il progresso tecno/scientifico,  continua a produrre senza sosta rifiuti umani fuori dai giochi di etica, legalità e tutela sociali. E in questa corsa alla sopravvivenza dove sono finiti i momenti di relax da concedersi, per ripartire con più sprint nelle nostre ansiolitiche giornate? In tutto questo rincorrere di impegni, scadenze, lavoro, che cosa c’è rimasto per staccare un po’ la spina se non … il tempo di un caffè? Da sempre momento smart di convivialità dove possono nascere anche grandi idee e collaborazioni la pausa caffè o coffee break è divenuto qualcosa di insostituibile. E allora ecco che la casa editrice I Quaderni del Bardo Edizioni aggiunge un ulteriore tassello al suo progetto di comunità letteraria con questa idea di relax culturale con il progetto “Il tempo di un Caffè  - On the road Book Tour” dal 19 giugno 2018 a Lecce, nel Salento e oltre… L’editore Stefano Donno mettendosi on the road si dedicherà (e dedicherà a quanti vorranno aderire agli incontri)  il tempo di un caffè (o meglio quattro chiacchere e un caffè ogni volta in un contenitore diverso) con i suoi autori e proponendo ad ogni appuntamento un libro del catalogo della casa editrice. L’idea nasce dal desiderio (perfettamente in linea con le azioni editoriali della casa editrice) di coinvolgere sempre più variegate comunità di lettori in contesti altri rispettando l’ “eco-compatibilità” e il regolare corso della quotidianità di tutti. Il 19 giugno 2018 dalle 18,30 e non oltre le 19,30 l’editore si prenderà un caffè con la sua autrice Marta Vigneri  autrice per i Quaderni del Bardo Edizioni del libro dal titolo “Sideralgia” al Bar Astoria di Piazza Italia 28 a Lecce (LE).  Coloro che vorranno incontrarli saranno i benvenuti al loro tavolino da … caffè!
“Marta Vigneri nel suo Sideralgìa ( la raccolta con cui si affaccia alla poesia pubblicata per i tipi de  i Quaderni del Bardo di Stefano Donno) scrive  versi in cui un’ alta speculazione filosofica si specchia nell’ immanenza di una vita quotidiana e dei suoi esseri che sprecano tutte le possibilità per renderla migliore. Marta parte da fondati presupposti filosofici per scrivere la sua poesia che guarda con consapevolezza alle lesioni e alle ferite del divenire. In ogni verso vengono nominate le ferite e le lesioni. La speculazione filosofica per fortuna non è fine a se stessa.  La poetessa pensa e allo stesso tempo dà concretezza alle parole che lacerano la pagina come graffi che vogliono intenzionalmente incidere segni sui corpi stanchi degli uomini che lentamente stanno navigando ( o naufragando) verso una grande deriva. È carnale la parola filosofica di  Marta Vegneri e la sua poesia ha una fisicità corporea che il lettore tocca quando la legge.” (Nicola Vacca su  Zona di Disagio)

iQdB edizioni di Stefano Donno (i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Sede Legale e Redazione: Via S. Simone 74 - 73107 Sannicola (LE)

Stereopony - Namida No Mukou

Gundam Build Divers-Episode 11: Ayame's Tears(EN,TW,KR,FR,IT,TH sub)

lunedì 18 giugno 2018

Luca Dirisio - Calma e sangue freddo (videoclip)

Jem - They - Official Video

Marcella Bella - Metà Amore Metà Dolore (Official Video) ft. Mario Biondi

Paul McCartney - My Brave Face

Paul McCartney - Queenie Eye (Official Video)

Valentina Vezzali - Italy's Fencing 6-Time Foil Champion | Olympic Records

MARTINA NAVRATILOVA, Tennis Legend

GIOVANNI SPADOLINI - INTERVISTA CON (1)

Nino Benvenuti : un cuore oltre al ring...

Giorgio Morandi

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

Charles de Gaulle. Documentario.

Storia dei Bersaglieri

The Battle of Waterloo - Charge of the British Heavy Cavalry

Lo scontro tra Papato, Impero e comuni

Gundam 08th ms team OP HD

Gundam - Sigla Iniziale

Le donne di Rossini. Nate per vivere e regnar di Roberta Pedrotti con la PREFAZIONE GIANFRANCO MARIOTTI - (In uscita il 28 Giugno 2018 per Odoya edizioni)


 A centocinquant’anni dalla morte, la direttrice (e fondatrice) de L’Ape musicale dedica il suo primo libro a Gioacchino Rossini o meglio alla componente femminile della sua vita e, soprattutto, della sua opera. A partire dalla madre, Anna Guidarini, che fu sua tenera confidente e lo incoraggiò nei primi periodi della sua carriera, l’autrice ripercorre l’universo femminile dell’esimio compositore.
Tra le muse spiccano Isabella Colbran, che sposò e volle a Venezia per l’interpretazione della prima di Semiramide; Carolina Bassi, Teresa Belloc (prima Ninetta de La Gazza Ladra), Violante Camporese intorno alla voce della quale Rossini creò il personaggio di Bianca in Bianca e Falliero e ancora  Giacinta Canonici prima Berenice nell’Occasione fa il ladro; Lorenza Correa prima Zenobia di Aureliano in Palmira, Adelaide Malanotte specializzata in ruoli en travesti, le sorelle Marchisio, Marietta Marcolini (Ciro in Babilonia, La pietra del paragone con cui debutta alla Scala) e infine l’eccelsa Giuditta Pasta (ma ce ne furono anche altre!). Il grande musicista si avvale da subito che la peculiarità del canto femminile è accostabile al timbro dei castrati ed ha il pregio di fornire un ulteriore registro. Le donne, nell’opera di Rossini, sono parte essenziale di una poetica innovativa, prova ne è la creazione dei personaggi. Donne che anche nella malasorte riescono a persuadere e “eterodirigere” la volontà altrui come l’Isabella de L’italiana in Algeri, personaggio libero e erotico che stregherà il grande pubblico, almeno fino alla censura che obbligherà Rossini a rivedere il testo… Oppure l’indomabile Desdemona che perfino nella morte suggella l’estrema libertà di fronte agli uomini (prima il padre, il marito in seguito). E la virtuosa Rosina che resta nella storia come “vipera” grazie a un’aria immortale, benché non agisca come “la più tremenda” delle donne rossiniane. Ma le sfaccettature della femminilità sono toccate tutte dall’artista e Pedrotti si concentra anche sull’Angelina (Cenerentola) che raccoglie in sé le doti contrastanti della la dolce e generosa innocenza e l’innata, regale grandezza. E via con la semidivina Zenobia (Aureliano in Palmira); la realmente magica Armida o la sensuale Matilde di Shabran… Oppure il “Don Giovanni in gonnella”, ovvero Fiorilla del Turco in Italia… Non solo un catalogo ragionato di muse e personaggi, ma anche un valido spaccato su usi e costumi dell’epoca che per Rossini costituivano materia da interpretare e spesso rivoluzionare. Le donne di Rossini spessissimo sono state personaggi innovativi, capaci di creare contraddizioni, farsi ricordare e stravolgere la morale corrente. Per questo il volume, riccamente illustrato grazie all’apporto dell’archivio del Rossini Opera Festival, è imperdibile per tutti gli appassionati (e le appassionate, of course) dell’Opera. Roberta Pedrotti, critico musicale, fondatrice e direttore della testata online L’Ape musicale, si è laureata in drammaturgia musicale all’Università di Bologna. All’attività giornalistica affianca la ricerca musicologica, l’impegno per la valorizzazione e la formazione di nuovi talenti con concorsi di canto e master, nonché la direzione artistica di eventi fra cui l’annuale concerto dedicato alla memoria del tenore Giacinto Prandelli a Lumezzane (BS).

Gianfranco Mariotti, pesarese, è dal 2018 presidente onorario del Rossini Opera Festival, manifestazione nata da una sua felice intuizione nel 1980 e che ha retto come sovrintendente fino al 2017.

I figli di Dio di Glenn Cooper (Nord)

Manila, Filippine. Nausea, mal di testa, uno svenimento: per sapere di cosa si tratti, Maria, una sedicenne che vive in una baraccopoli, affronta la lunga attesa per essere visitata da un medico volontario. La diagnosi è semplice: Maria è incinta. Ma le circostanze di quella gravidanza sono eccezionali… Maria infatti è ancora vergine. Gort, Irlanda. Da alcuni giorni, fuori della casa della famiglia Riordan, c'è una fila di persone raccolte in preghiera. Vogliono un’unica cosa: vedere e toccare la giovane Mary, una sedicenne in attesa di un bambino. E vergine. Lima, Perù. L’arcivescovo della diocesi sudamericana manda un messaggio urgente al Vaticano: uno sperduto villaggio di montagna sta diventando meta di pellegrinaggi, perché si è sparsa la voce che lì viva una sedicenne, vergine, incinta. Il suo nome è María. Sconcertato, il papa decide di affidare a Cal Donovan il compito d’incontrare le tre vergini per capire se quello che è successo sia un miracolo autentico. E Cal si mette subito in viaggio. Prima parla con la ragazza filippina, poi con quella irlandese. Entrambe sono disorientate e confuse. E hanno un altro punto in comune: qualche tempo prima, mentre tornavano a casa, tutte e due sono state accecate da una luce abbagliante e hanno sentito una voce dire: «Sei stata scelta». Poi Cal vola in Perù, ma non riuscirà a incontrare l’ultima Maria: la ragazza è scomparsa. E, nel giro di poche ore, anche delle altre due vergini si perdono le tracce. Cosa sta succedendo? Chi ha preso le tre ragazze? Mentre il mondo s’interroga sulla loro sorte, Cal intuisce che forze oscure, fuori e dentro il Vaticano, hanno messo in moto un piano per destabilizzare dalle fondamenta il papato di Celestino VI. E lui è l’unico che può sventare la più grande minaccia che incombe sulla Chiesa di Roma dai tempi della riforma protestante…


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