Il succo e gli intenti del romanzo sono ottimamente delineati nella Presentazione che ne fa l’autore. Nel lungo viaggio che prende le mosse da Rimini per portare il protagonista verso i Paesi baltici (passando per Milano e Berlino), K si affida alle suggestioni che gli vengono da incontri, ambienti, voci e paesaggi per “ritrovarsi” e perdonare/perdonarsi. Le tappe interiori del suo percorso si fondono così con gli input dell’itinerario geografico, scandito dalla permanenza più o meno lunga a Stoccolma, Helsinki, Tallin, Riga, Vilnius… dove lo accolgono sensazioni e/o personaggi capaci di riportarlo al passato e di fargli rivivere esperienze importanti, spesso dolorose, e momenti chiave della sua infanzia e dell’adolescenza salentina. Così emergono le figure fondamentali della sua formazione, con il loro bagaglio di positività e di negatività, di gioia e di sofferenza, ora inquietanti ora affettuose, ora presenze protettive ora incubi, ma tutte comunque accolte nella memoria come parte integrante della propria identità e proprio per questo “assolte”, per quanto brucianti possano ancora essere le ferite da alcune di loro inflitte più o meno consapevolmente. Ne scaturisce una storia intensa, caratterizzata dalla ricostruzione dell’atmosfera paesana di una Novoli contaminata dalla malavita (la cui realtà è così quotidiana da apparire scontata) e dalla grande passione di K per il calcio, l’unica risorsa che gli ha permesso di salvarsi dalle molteplici occasioni di perdersi, infragilito com’è da un contesto familiare che lo ha segnato duramente. Decisive nel ricordo del protagonista sono le figure maschili: oltre a quelle degli amici o dei paesani, spiccano quella dell’anarchico nonno Nino, accanito fumatore di pipa, che gli ha insegnato la lealtà nella vita e nello sport, quella controversa di Gabriele, padre violento a sua volta ferito da un’infanzia negata, dell’odioso Uccio che crede suo nonno e del forte Gaetano che lo è davvero. Numerosissimi i personaggi maschili che popolano la mente di K affacciandosi prepotenti alla sua memoria nella rievocazione di episodi significativi che acquistano la forza dell’attualità nel confronto con i fantasmi e con le angosce che lo hanno reso un giovane uomo dagli occhi di ghiaccio, sempre attestato in difesa. Di altrettanto spessore alcune figure femminili (in particolare quella di Marta, la madre) e in generale l’intero universo umano rappresentato. E’ nel misurarsi con questa folla che si delinea la personalità di K, autistico e dislessico fin da piccolo per proteggersi dalla violenza, adolescente ribelle che diventa ultrà fascista per contrapporsi al padre che – comunista – picchia figlio e moglie ricadendo nelle stesse prevaricazioni di cui è stato a suo tempo vittima, prima di candidarsi alla rovina finanziaria e personale. K afferma più volte di non saper amare, ma sente di avere una casa (anzi, una kasa) e la riconosce il un baluginio del sole scandinavo o in un riflesso del mare del mare del Nord, richiamando il “suo” sole e il “suo” mare… verso i quali si dirige a ritroso, alla fine del suo viaggio, per ri-tornare incontro a se stesso, ormai pacificato.
In qualità di Affiliato Amazon io ricevo un guadagno dagli acquisti idonei - As an Amazon Associate I earn from qualifying purchases - Als Amazon-Partner bekomme ich Geld, wenn ihr über meinen Link etwas kauft - Soy Afiliado de Amazon, así que me llevo una parte si compras algo usando mis links - アマゾンで紹介した商品を買ってもらえると、私にも少しおこずりがもらえる仕組みなんです - 아마존 애소시에이트로서 적격 구매 시 수익을 얻습니다.
Cerca nel blog
sabato 17 luglio 2010
K.O. di Mauro Chefa (Lupo editore). Intervento di Donatella Neri
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
I prodotti qui in vendita sono reali, le nostre descrizioni sono un sogno
I prodotti qui in vendita sono per chi cerca di più della realtà
Cerca nel blog
-
VIII Edizione de Le mani e l'ascolto a cura di Mauro Marino e Piero Rapanà Fondo Verri, via S. Maria del Paradiso 8, Lecce Show case di ...
-
FABRIZIO Vedremo altri soli domani, o giù nella stiva sono questi i migliori. Ditemi allora chi scoprire chi ignorare di nuovo, quale faccia...
Nessun commento:
Posta un commento